Tag: start up made in Italy

La tecnologia Li-Fi “illumina” Roma: la sperimentazione parte da una scuola romana con la start up To Be srl

La tecnologia Li-Fi “illumina” Roma: la sperimentazione parte da una scuola romana con la start up To Be srl

L’edizione straordinaria, di sabato, del blog GioDiT come sempre dà spazio a progetti sostenibili, social e sociali.

Quest’oggi andremo a scoprire come la tecnologia e la luce possono innovare la scuola, faro dell’istruzione e della cultura per costruire l’Italia del futuro, incoraggiando la creatività, la formazione, la crescita e la predisposizione all’innovazione.

Connettersi ad Internet tramite la luce, in modo rapido, sicuro e sostenibile è una realtà concreta e ad adottarla è una scuola della Città Eterna, cuore della cristianità cattolica e della cultura occidentale che ha influenzato la società, l’arte, la letteratura, che diventa sempre più smart e al passo coi tempi.

È l’Istituto Comprensivo Rosetta Rossi la prima scuola in Italia e tra le prime al mondo, a sperimentare le potenzialità del Li-Fi, adottando un’istruzione più sperimentale ed innovativa, aderendo pienamente all’era digitale.

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Black Friday & Cyber Monday diventano green con la start up Reborn Ideas e non solo

Black Friday & Cyber Monday diventano green con la start up Reborn Ideas e non solo

Il Black Friday colora le ultime settimane di novembre ed il Cyber Monday i primi giorni di dicembre, ma questo consumismo eccessivo e questa corsa agli acquisti sfrenata, diventano davvero “neri” per l’ambiente con difficoltà negli smaltimenti di packaging, plastiche e prodotti svariati, soprattutto tecnologici.

Come fare regali, preparandosi anche in vista dell’ormai prossimo Natale, che è quasi dietro l’angolo, senza avere un impatto sul Pianeta che sia negativo?

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La start up del turismo enogastronomico made in Italy: Italia Delight

La start up del turismo enogastronomico made in Italy: Italia Delight

La rubrica estiva #travelintech è stata un vero successo e che ancora suscita interesse nei lettori del blog GioDiT, ma la voglia di conoscere, viaggiare non va in ferie, e quindi oggi ci “delizieremo” con una start up travel made in Italy che può aiutarci nella scelta di esperienze personalizzate per concederci pause rilassanti e rigeneranti durante l’autunno e la stagione invernale.

Pronti per weekend gustosi alla scoperta del turismo enogastronomico, con tour all’insegna di sapori, odori, e gusti unici, itinerari sensoriali, eventi esperienziali ed emozionali legati al food e wine e più in generale al beverage, attraverso cui entrare in contatto col territorio, valorizzando le tradizioni, l’autenticità, l’unicità e la sostenibilità?

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Il Forum delll’Imprenditoria Femminile a Milano: Premio GammaDonna 2018

Il Forum delll’Imprenditoria Femminile a Milano: Premio GammaDonna 2018

L’imprenditoria è donna? Quante le imprese gestite da donne? Il divario di genere ed il gap salariare esistono ancora? E quali le donne protagoniste della scena innovativa individuate da GammaDonna e finaliste del Premio 2018?

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WeRoad: viaggi on the road per Millennials. L’intervista a Erika De Santi

WeRoad: viaggi on the road per Millennials. L’intervista a Erika De Santi

Oggi per la rubrica #travelintech, con zaino in spalla, andremo alla scoperta di una start up che ha creato una community di giovani viaggiatori che si lanciano in avventure e esperienze uniche ed indimenticabili, all’insegna della libertà, del divertimento e dell’amicizia.

Dalle praterie e dalle colate di lava vulcanica dell’Islanda ai colori vivaci di Cuba, dalle vette appuntite della Norvegia alle acque cristalline e alle spiagge bianche delle Canarie, dalla sabbia del deserto e all’aria speziata del Marocco al trekking sulla cima più alta del Portogallo, Montanha do Pico, al selfie e alle Instagram Stories con la sequoia più grande del mondo al National Park della California, dallo svegliarsi in mezzo alla natura selvaggia fino a perdersi nell’impressionante immensità delle cascate di Iguazú che segna il confine tra Argentina e Brasile: viaggi ad ampia percorrenza per entrare a contatto con i costumi e le culture del luogo, degustando la cucina tradizionale e dormendo in strutture tipiche, e conoscendo nuovi amici.

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Il fascino della sharing economy e del risparmio arriva in spiaggia. L’intervista al ceo di Playaya

Il fascino della sharing economy e del risparmio arriva in spiaggia. L’intervista al ceo di Playaya

Oggi per la rubrica #travelintech, vamos a la playa, per scoprire una storia di amore e di business sotto l’ombrellone.

Due ragazzi torinesi ventenni, indipendenti ed avventurosi, che hanno vissuto in Australia, hanno deciso di tornare nella loro terra natia per dare vita ad un’idea brillante. Una coppia nella vita e nel business, che ha avuto l’intuizione di applicare la sharing economy al settore balneare, subaffittando ombrelloni agli amanti del mare e dell’abbronzatura.

Playaya è un’app per ombrelloni low cost e last minute che permette agli stabilimenti di avere entrate extra e spiagge sempre piene, ed ai bagnanti dell’ultimo minuto di usufruire di ombrelloni lasciati liberi in determinate ore o per intere giornate, da altri turisti.

Il fascino della sharing economy da spiaggia e della tintarella last minute al risparmio, si condensa in questa start up travel dal nome solare e vacanziero costituito da “playa” e dall’espressione americana “ya” che significa “yeah” ma anche “tu”.

Scopriamone di più su Playaya con l’intervista al ceo e founder Stefano Gremo.

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La travel app multilingue con le meraviglie del mondo: l’intervista al ceo Stratos Baschenis

La travel app multilingue con le meraviglie del mondo: l’intervista al ceo Stratos Baschenis

Come ogni giovedì, ecco un nuovo appuntamento con la rubrica estiva #travelintech del blog GioDiT. Dopo aver approfondito Citynsider con i consigli di viaggio da “insider”, oggi andremo alla scoperta di una start up del turismo che propone un accompagnatore turistico in streaming audio e in download, una guida personale in versione pocket e digital.
MyWoWo, è l’innovativa app in continua evoluzione, ideata dalla start up bergamasca di Stratos Baschenis, che cambia il modo di approcciarsi alle città e alle opere d’arte, sia in vacanza che durante i viaggi di lavoro.

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Dobedoo: la start up turistica made in Napoli. L’ intervista al Ceo Fabrizio Bellomo

Dobedoo: la start up turistica made in Napoli. L’ intervista al Ceo Fabrizio Bellomo

Dove andiamo? Cosa facciamo? Dove mangiamo? “What do we do?”  all’inglese. Quante volte, soprattutto nelle lunghe sere d’estate nel giro di amici si insinuano questi quesiti? E per i turisti di fronte ad una nuova città, come ritagliarsi il miglior giro turistico, in base alle proprie esigenze e preferenze? Questa la principale motivazione che ha portato alla creazione di Dobedoo, start up per il turismo, ma anche un portale, una web-app e canali sui social, che sta creando una forte network con le istituzioni e coi maggiori enti che operano nel settore turistico del territorio campano.

 L’idea di offrire un servizio che unisce turismo, tecnologia, digitale e social, è di un team di giovanissimi con età media di 25 anni che permette di creare itinerari personalizzati  in base al tempo ed al budget a disposizione. Si possono scoprire musei, ristoranti, club, negozi, eventi, concerti, che meglio si adattano ai propri bisogni, e prenotare attraverso la web-app e ricevere sconti nei punti convenzionati.

 Scopriamone di più su Dobedoo con l’intervista al CEO e Founder Fabrizio Bellomo.

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Le Sissi: la sartoria digitale che punta alle reti di imprese

Le Sissi: la sartoria digitale che punta alle reti di imprese

Quando si è alla ricerca di un abito capita sempre che si ha già un’idea ben precisa in mente, magari un modello che esalti al meglio la propria femminilità, ma girando negozi, outlet, centri commerciali, non riesci a trovarlo in nessun modo, neanche mettendo sotto sopra l’intero reparto e sfinendo la commessa che ti cerca di accontentare in tutti i modi ma i modelli sono uno peggio dell’altro: troppo lungo, troppo corto, troppo largo, troppo stretto, non si adegua alla tua silhouette né si avvicina alla tua idea iniziale. Ma ora anche il proprio abito dei desideri è a portata di click grazie alla start up che esalta il made in Italy e l’innovazione: Le Sissi. 

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I nuovi propositi per il 2017 per il blog GioDiT

I nuovi propositi per il 2017 per il blog GioDiT

Questo viaggio insieme è iniziato il 19 settembre con un blog post in cui ti invitavo a salire a bordo ed allacciare le cinture. Da allora un po’ di strada insieme ne abbiamo fatto, spero di non averti annoiato e non averti perso durante il viaggio. Ti ringrazio di esserne parte, mi auguro che continueremo il viaggio insieme in questo 2017, sperando di coinvolgere anche new entries. Intanto il mio grazie anche a chi passa per caso e a chi torna ogni tanto.

Ora sono qui a digitare su tasti neri della tastiera del pc, tra passato, presente e futuro del blog. In questi mesi GioDiT si è arricchito del Canale Telegram, della pagina Facebook dedicata (se ancora non l’hai fatto, perché non mi segui?), ma ho tante novità nel portabagagli! Continua a leggere “I nuovi propositi per il 2017 per il blog GioDiT”

Italian Stories: la start up dell’artigianato e del turismo 2.0

Italian Stories: la start up dell’artigianato e del turismo 2.0

Artigianato e turismo esperienziale dal sapore 2.0 grazie a Italian Stories, la start up che attraverso una piattaforma online unisce più di 120 artigiani sparsi per il territorio italiano e i turisti che, attraverso le oltre 200 esperienze disponibili da prenotare online, possono conoscerli dal vivo e scoprire da vicino le loro botteghe ed i segreti del made in Italy.

La piattaforma e la community di Italian Stories

Italian Stories nasce nel gennaio 2015 dall’idea è degli architetti Eleonora Odorizzi e Andrea Miserocchi che, grazie a un bando vinto nell’ambito del Programma europeo Fesr 2007-2013 per lo sviluppo di nuove imprenditorialità, hanno potuto implementare questo progetto digitale. La community online è nata principalmente grazie alla pagina Facebook ed al profilo Twitter, in cui vengono pubblicate le storie degli artigiani per creare interesse. Successivamente è stata creata una rete di storyfinder che supportano il team di Italian Stories nel trovare offline le migliori storie dell’eccellenza del made in Italy e di raccontarle sul web per farle conoscere e diffondere in Italia e all’estero.

Come funziona?           

I turisti di tutto il mondo possono incontrare, grazie alla piattaforma, ceramisti, restauratori, orafi, cappellai, maestri cartari, rilegatori, liutai, vetrai, “impiraresse”  (antico mestiere di Venezia che consiste nell’infilare con lunghi aghi dell’Ottocento o con il metallo, le “conterie”,  perline rotonde di vetro usata per gioielli, fiori, ricami e decori per la casa). Un viaggio, quindi, per andare alla scoperta dell’arte e dell’artigianato, e dei borghi d’Italia, all’insegna della condivisione delle esperienze e della conoscenza.

In particolare sulla piattaforma il turista può scegliere e prenotare tra tre tipi di esperienze, che si differenziano anche per i prezzi.

#1. Visit

Una visita guidata all’interno della bottega, dove si possono ascoltare le storie e i particolari, direttamente narrati dai maestri artigiani e osservarli all’opera, come a Firenze per scoprire come nasce l’abito da sposa sartoriale, o a Riva del Garda con il viaggio polisensoriale e attraverso il tempo alla scoperta del molino artigianale e storico.

 #2. Workshop

Si può “andar a bottega” come nel passato, grazie ai workshop in cui l’artigiano insegna tutti i segreti del suo mestiere e della sua arte.
A Milano si può partecipare ad un workshop sulla rilegatura per imparare a fare la cucitura su nervi in corda o in cuoio, a Bovolone invece c’è un corso per imparare l’arte dell’intagliare il legno, a Isola della Scala, in provincia di Verona, invece si potrà andare alla scoperta di come si realizza un paio di scarpe artigianali: dal disegno sulla forma alla carta modello, fino al taglio su pelle della tomaia e per finire il montaggio della calzatura su forma.

#3. Special

Una visita guidata attraverso cui l’artigiano mostrerà il suo lavoro e la sua attività, ma nello stesso tempo diventa guida del territorio, raccontando cultura, tradizioni tipici della località.
Ad esempio a Gubbio si potranno realizzare oggetti in pelle o cuoio e poi gustare una cena a base di pizza in forno rigorosamente a legno nella casa dell’artigiano. Invece a Positano, si potrà trascorrere un’intera giornata tra i profumi e i colori della natura, realizzando oggetti in argilla e decorandoli fino a cuocerli in serata, rilassandosi intorno al fuoco.

Inoltre, si può anche effettuare una ricerca in base al materiale con cui lavorare (pietra, legno, rame, ceramica, pelle, metallo, oro, carta, vetro, tessuto) o alle destinazioni più frequentate, o ancora agli artigiani in evidenza. Infine, da poco la piattaforma dà l’opportunità di iscriversi anche a tour operator, agenzia di viaggi o struttura ricettiva per offrire ai propri clienti una nuova tipologia di pacchetti turistici.

Il crowdfunding

Su kickstarter, Italian Stories ha lanciato una campagna di crowdfunding per poter supportare il progetto “MANI- il cuore dell’artigianato italiano”, un viaggio fotografico per raccontare, grazie a giovani fotografi di talento, la passione, la manualità e il “saper fare” degli antichi mestieri che appartengono alla tradizione del made in Italy. La campagna di crowdfunding per il libro fotografico che è un vero e proprio viaggio all’interno dell’artigianato italiano in cui si racconta di 25 artigiani selezionati dalla piattaforma di Italian Stories, si è chiuso il primo novembre e ha superato l’obiettivo prefissato di raccogliere 9 mila euro, raggiungendo oltre 11 mila euro. Il libro è quindi una collezione di storie che racconta attraverso fotografie e le loro descrizioni i diversi mestieri artigiani delle diverse regioni italiane da nord a sud. Questo libro sarà in edizione limitata con sole 365 copie ma raccoglierà nelle sue 144 pagine oltre un centinaio di fotografie originali e ad alta definizione sugli artigiani, i laboratori, i luoghi d’Italia, e sul made in Italy.

Ed ecco il tweet riassuntivo alla chiusura della campagna di crowdfunding.

Conclusioni

La condivisione in rete, che è alla base della sharing economy, sia essa attraverso la piattaforma di Italian Stories, la community nata grazie ai social, sia essa l’azione di crowdfunding attraverso kikstarter per attivare il progetto di storytelling fotografico, permette di valorizzare il made in Italy, la manualità e tutte quelle tradizioni in via d’estinzione, in un’era dove ormai predominano le tecnologie, l’internet delle cose e la robotica, riuscendo anche a rilanciare il turismo.

Non si può non concludere che con alcuni versi della canzone “Mani” di Eduardo De Crescenzo:

“… C’è tutto il destino in un palmo di mano

Le mani, le mani che sanno parlare…

…Le mani, le mani, che sanno di mare, che sanno di terra, che sanno di pane…

Le mani, le mani, le mani, le mani.”