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La start up del turismo enogastronomico made in Italy: Italia Delight

La start up del turismo enogastronomico made in Italy: Italia Delight

La rubrica estiva #travelintech è stata un vero successo e che ancora suscita interesse nei lettori del blog GioDiT, ma la voglia di conoscere, viaggiare non va in ferie, e quindi oggi ci “delizieremo” con una start up travel made in Italy che può aiutarci nella scelta di esperienze personalizzate per concederci pause rilassanti e rigeneranti durante l’autunno e la stagione invernale.

Pronti per weekend gustosi alla scoperta del turismo enogastronomico, con tour all’insegna di sapori, odori, e gusti unici, itinerari sensoriali, eventi esperienziali ed emozionali legati al food e wine e più in generale al beverage, attraverso cui entrare in contatto col territorio, valorizzando le tradizioni, l’autenticità, l’unicità e la sostenibilità?

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Hearth: la start up irpina vetrina del territorio. L’intervista al ceo Massimiliano Imbimbo

Hearth: la start up irpina vetrina del territorio. L’intervista al ceo Massimiliano Imbimbo

Ritorna l’appuntamento con la rubrica estiva #travelintech. Oggi faremo tappa nella verde Irpinia, terra ricca di nocciole, castagne, formaggi, salumi, tartufi, tanti prodotti IGP e DOP, vini pregiati, e tradizioni secolari, antiche leggende tramandate da generazione in generazione, ed importanti e tanti monumenti storico-culturali dai castelli ai palazzi baronali, fino alle regge e alle chiese, gli appartamenti reali, maestosi giardini, parchi, cascate, borghi più belli d’Italia, agriturismi e fattorie didattiche.

Con la start up Hearth, riscopriamo tradizioni, con un piede nel passato e gli occhi proiettati al futuro e sulla piattaforma digitale e sull’app che ha lo stesso ruolo dei vecchi focolari, “u sciugapann”  con “a’ vrasera” come si dice da queste parti in dialetto. Le persone nei tempi passati, solevano sedere intorno a “u sciugapann”, una struttura cilindrica bucata in ferro coi panni intorno, dove chiacchieravano e si riscaldavano grazie “a’ vrasera”, un recipiente rotondo coi manici, fatto di ottone o di rame dove all’interno vi si metteva legna, carboni e poi si accendeva.

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La start up che cambia il modo di fare turismo: Tueke. L’intervista a Carol Galuzzi

La start up che cambia il modo di fare turismo: Tueke. L’intervista a Carol Galuzzi

Dopo la sosta col nettare degli dei e l’hackathon del settore wine, riprendiamo la rubrica #travelintech con un’intervista ad un’altra donna startupper e traveller. Oggi andremo alla scoperta di una start up che rivoluziona il tradizionale mondo delle prenotazioni, delle domande e delle offerte per assicurarsi le migliori camere d’albergo, gli ostelli e i  b&b preferiti, ad un prezzo più conveniente. La start up che ribalta i tradizionali ruoli della filiera delle prenotazioni turistiche online, è Tueke che ha messo a punto un’idea in cui sono le strutture alberghiere a competere in una sorta d’asta per aggiudicarsi il viaggiatore e quindi il cliente.

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La start up che riscopre l’emozione delle cartoline unendole al digitale. L’intervista al ceo Andrea Gambini

La start up che riscopre l’emozione delle cartoline unendole al digitale. L’intervista al ceo Andrea Gambini

Ritorna il nostro consueto appuntamento con la rubrica #travelintech. L’intervista di quest’oggi ci porta alla riscoperta dell’emozione e dell’attesa di una cartolina, ma personalizzata, innovativa e digitale. Nel periodo estivo anni addietro, prima dell’invasione del digitale e delle app, c’era la consuetudine di mandare cartoline dalla località vacanziera a parenti ed amici per un saluto, un abbraccio, per condividere un momento di svago e divertimento. Ma come riappropriarsi di queste emozioni perdute col nuovo panorama tech e digital in cui le foto sono per lo più condivise in tempo reale in gruppi, in chat, sui social?

Ad unire il vintage e il digitale ed il marketing diretto ci pensa Pem (Pick the Emotion) l’innovativa app che immortala le avventure e gli attimi più belli ed emozionanti delle vacanze con lo smartphone e trasforma le foto in cartoline da personalizzare ulteriormente con un messaggio o un disegno. Richiede poi l’indirizzo del destinatario che potrà appendere la cartolina anche al frigo, oltre che ammirarla sui social. Per l’invio è fondamentale il PemCoin, per permettere in fase di stampa di inserire il brand corrispondente, che permette la spedizione, nel retro della cartolina.

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