WeRoad: viaggi on the road per Millennials. L’intervista a Erika De Santi

WeRoad: viaggi on the road per Millennials. L’intervista a Erika De Santi

Oggi per la rubrica #travelintech, con zaino in spalla, andremo alla scoperta di una start up che ha creato una community di giovani viaggiatori che si lanciano in avventure e esperienze uniche ed indimenticabili, all’insegna della libertà, del divertimento e dell’amicizia.

Dalle praterie e dalle colate di lava vulcanica dell’Islanda ai colori vivaci di Cuba, dalle vette appuntite della Norvegia alle acque cristalline e alle spiagge bianche delle Canarie, dalla sabbia del deserto e all’aria speziata del Marocco al trekking sulla cima più alta del Portogallo, Montanha do Pico, al selfie e alle Instagram Stories con la sequoia più grande del mondo al National Park della California, dallo svegliarsi in mezzo alla natura selvaggia fino a perdersi nell’impressionante immensità delle cascate di Iguazú che segna il confine tra Argentina e Brasile: viaggi ad ampia percorrenza per entrare a contatto con i costumi e le culture del luogo, degustando la cucina tradizionale e dormendo in strutture tipiche, e conoscendo nuovi amici.

la start up innovativa travel made in Italy_WeRoad_ Iguazu_intervista

Questo si ripropone la start up travel made in Italy WeRoad, con un approccio disruptive al mercato e che rientra in OneDay Group che ingloba diverse tra le più innovative realtà digitali italiane per Millennials e Generazione Z, tra cui ScuolaZoo, il tour operator per community Travel4 Target, la media agency ZooCom, il network di residenze per gli universitari Dreams Building, la start up dell’affitto Sweetguest e la creative video agency Dreamset.

WeRoad è l’innovativo progetto che ha all’attivo un portale ed un ottimo posizionamento sui social, che predilige la partecipazione, la condivisione e lo storytelling del viaggio, ed ha l’obiettivo di aggregare giovani che vogliono viaggiare in piccoli gruppi di coetanei. Permette, infatti, ai Millennials di conoscere il mondo in un gruppo accomunato da età, interessi e modo di viaggiare, potendo scegliere tra le opzioni natura e avventura, storia e cultura, relax e mare, città e lifestyle, party e nightlife, a cui corrisponde un coordinatore che padroneggia la meta di destinazione. Non a caso il motto di WeRoad recita: “Prepara lo zaino, gli amici li portiamo noi”.  Ma i giovani iniziano a conoscersi e ad interagire, ancor prima del viaggio, nel gruppo Facebook  WeRoad … conosciamoci prima di partire! e su Whatsapp.

Scopriamone di più sull’avventuroso ed innovativo mondo di WeRoad con l’intervista a Erika De Santi, project coordinator.

WeRoad_ la start up dei viaggi on the road per Millenials. L_intervista a Erika De Santi

 

Come nasce l’idea di WeRoad?  

Dall’esperienza personale del nostro Fondatore e AD, Paolo de Nadai, uno startupper dalla carriera lunghissima: prima ScuolaZoo, poi Travel4Target, ZooCom e infine OneDay! È un vero viaggiatore con all’attivo 64 paesi visitati e, di ritorno da un viaggio di gruppo organizzato da un tour operator straniero, si è reso conto che in Italia mancava un viaggio di gruppo esclusivamente per Millennials che fosse allo stesso tempo una vera community, in grado di far nascere amicizie e fortemente presente sui social. Così, insieme a un piccolissimo e appassionato team di due persone, ha lanciato WeRoad!

Dall’idea allo sviluppo all’implementazione: come vi siete mossi?

WeRoad è nata e cresciuta alla velocità della luce. A gennaio 2017 la prima riunione. È stato l’inizio di un bootstrap durato tre mesi, secondo lo stile di tutto ciò che nasce e cresce in OneDay: concretezza, velocità di esecuzione, eccellenza e persone al centro.

Considera che essere rapidi era fondamentale, non ci si poteva perdere la prima estate WeRoad, si è lavorato come treni ed è stata una soddisfazione grandissima quando, a marzo, è stato lanciato il sito e sono partite le prenotazioni.

La prima estate ha visto partire 109 partecipanti per 8 destinazioni diverse e oggi, a un anno di distanza, per l’estate 2018 parliamo di 108 turni e più di 1600 WeRoaders fra giugno e settembre!

Il team da chi è composto? Quali le rispettive mansioni e i campi di specializzazione?

È composto da 25 giovani ed entusiasti talenti, amanti di viaggi e dello stare in contatto con le persone. L’età media del team è di 29 anni, perfettamente in linea con l’età degli WeRoaders, che va dai 25 ai 35 anni. Al vertice Paolo, poi ci sono io come Project Coordinator insieme a Fabio Bin (Chief Digital and Marketing Officer).

Abbiamo poi strutturato diverse unit per sostenere una crescita sfidante ed esponenziale: booking, sales, HR, buyer, operations e marketing.

WeRoad come funziona? Quali tipi di viaggi propone?

WeRoad nasce dalla volontà di aggregare persone che hanno voglia di scoprire il mondo in piccoli gruppi, omogenei per età e preferenze di viaggio. Spesso per motivi di budget o di ferie mettersi d’accordo con gli amici è difficile. Per questo con WeRoad puoi partire anche da solo e quando vuoi. Abbiamo partenze tutto l’anno, basta che si componga un gruppo di minimo otto persone e il turno è confermato. Allo stesso tempo il numero massimo di partecipanti è quindici: oltre verrebbe meno quella magia del sentirsi “come se ci si conoscesse da sempre” che si respira alla fine di ogni nostro viaggio!

Ogni turno è guidato da un coordinatore che si occupa degli aspetti logistici e di far conoscere i partecipanti ancora prima della partenza creando un gruppo su WhatsApp dedicato.

Non abbiamo voluto includere i voli nella quota, così da rendere ognuno libero di scegliere l’opzione che preferisce: l’appuntamento è al check-in, direttamente in albergo! Una mail di Elisa WeRoad, l’alter-ego del nostro team Sales&Engagement, ti indicherà quando il turno è stato confermato e puoi procedere con l’acquisto del tuo volo in serenità!

Quali tipi di viaggio? Sono soprattutto a lungo raggio, zaino in spalla, informali, fra coetanei e sempre in sistemazioni di qualità.

Perché è stato scelto proprio il target dei Millennials?

Perché lo siamo noi stessi: scegliamo mete e costruiamo itinerari che noi stessi abbiamo già vissuto o vorremmo scoprire. Parliamo con i WeRoaders esattamente come facciamo con i nostri amici e ci si sente già parte di qualcosa che ci accomuna tutti.

Quanti viaggi sono stati organizzati finora e quali sono le mete più gettonate dai Millennials?

Ad oggi sono stati organizzati più di 200 viaggi e attualmente ci sono oltre 30 destinazioni disponibili.

Le mete più gettonate sono molto varie fra loro: si va dai climi più caldi di Cuba, Thailandia e Indonesia, alle ventose coste atlantiche del Portogallo, all’avventuroso Perù, alle fredde Norvegia e Islanda, fino al lontano Giappone. Ciascuna destinazione ha un mood diverso, perché viaggiare non è solo prendere e partire, è anche farlo nello stile che più ci rispecchia. Per questo in ogni itinerario WeRoad è indicato il mood prevalente di viaggio, per permettere ai partecipanti di capire se è il viaggio che fa al caso loro!

Travel e digitale è divenuto un binomio imprescindibile e fruttuoso? Come una start up turistica come WeRoad decide di presidiare i social?

Siamo sui social proprio perché oramai per il travel è imprescindibile essere presente, e in maniera forte, su questi asset: le persone interagiscono sempre di più attraverso Direct di Instagram, Facebook e Whatsapp; ormai si può comperare ogni cosa via mobile, specialmente i viaggi. E il nostro target è assolutamente familiare con i social e gli acquisti online: i Millennials sono la generazione prima di quella nativa digitale e, in quanto tale, si sono appropriati di internet e dei social ormai da anni.

La community digitale di viaggiatori è più attiva su Facebook o su altri social o app?

Il social network di riferimento per i Millennials è ancora Facebook: la nostra pagina ha 230.000 fan. In ogni caso Instagram (78.200 followers) sta velocemente diventando una vetrina sempre più importante: sia perché è il social dei più giovani (che man mano crescono e diventano nostri clienti) sia perché turismo e fotografia vanno a braccetto e Instagram è il canale adatto per condividere i propri capolavori fotografici e le proprie esperienze, soprattutto attraverso le Stories.

Il customer care, però, così come i gruppi pre-partenza fra WeRoaders di uno stesso turno, vivono su Whatsapp, che ha oramai scalzato in tutto e per tutto il contatto telefonico diretto.

Il visual storytelling, foto e video accattivanti di viaggi, territori e città, quanto è importante in una strategia di content e social media marketing di una start up del settore travel?

Nel nostro team marketing ci diciamo continuamente che a WeRoad non facciamo pubblicità, produciamo contenuto. La nostra comunicazione è puro content marketing che viaggia esclusivamente sui social media. Ci piace ispirare e far sognare le persone. Trasmettere loro che il mondo è pieno di bellezza e di esperienze indimenticabili che possono essere vissute assieme a compagni di viaggio. Ogni post che pubblichiamo deve suscitare e trasmettere qualcosa.  Nello scegliere un’immagine, nello scrivere un copy ci chiediamo sempre se quello che stiamo facendo ci emoziona. Se emoziona noi, susciterà lo stesso anche negli altri. Ma non solo. Grazie alle Instagram Stories, sono gli stessi WeRoaders che diventano in prima persona “testimonial” del nostro modo di viaggiare!

E il ciclo delle emozioni da “semplice” suggestione di marketing diventa reale esperienza che a sua volta si propaga in migliaia di contenuti UGC. Questa è stata probabilmente la chiave del nostro successo e crediamo che lo sarà anche in futuro

Quali sono gli obiettivi che vi siete prefissati per il prossimo futuro?

Beh…diventare la community dei Millennials italiani viaggiatori on the road e portare i nostri WeRoaders ovunque in giro per il mondo!

 

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