In Italia manca una cultura da start up, è un Paese che fondamentalmente si basa sulle piccole medie imprese, ma il colosso di Mountain View propone sempre più piattaforme, programmi per start up: Google for Entrepreneurs e Startup with Google. Ed ha anche deciso di scegliere l’Italia come partner per favorire la formazione e quindi lo sviluppo delle start up nostrane. Sarà la volta buona per innovare un Paese per vecchi ormai, rifacendomi al titolo di un noto film, e dare una spolveratina all’imprenditoria italiana ed uscire dal circolo vizioso che si è creato? Intanto approfondiamo meglio questi argomenti.
Google for Entrepreneurs: cos’è?
Google for Entrepreneurs è un network di imprenditori, innovatori, investitori, nato nel 2011, che organizza iniziative, sessioni di mentorship per favorire la crescita e l’internazionalizzazione delle start up innovative. È presente in 135 Paesi insieme a 50 organizzazioni innovative, e Google ora sceglie l’Italia, più precisamente Talent Garden come partner italiano del network.
Google for Entrepreneurs sceglie Talent Garden per supportare le start up italiane
Il colosso californiano sceglie non a caso Milano con oltre il 20% delle circa ottomila start up registrate in Italia che hanno sede proproprio nel capoluogo lombardo, e Talent Garden, la più grande piattaforma europea di coworking, con una sede a Brescia fondata nel 2011.
All’evento di presentazione della partnership avvenuto il 6 novembre 2017 presso Talent Garden Milano Calabiana, erano presenti: Fabio Vaccarono, direttore generale di Google Italia, David Grunwald, senior manager di Google for Entrepreneurs in Europa, Medio Oriente e Africa, Roberta Cocco, assessore alla Trasformazione digitale del Comune di Milano, Davide Dattoli, fondatore e amministratore delegato di Talent Garden che si impegna così a portare nel nostro paese le esperienze e le competenze dei grandi imprenditori digitali a livello internazionale. In particolare la società innovatrice milanese si occuperà di individuare le start up più interessanti in tutte le sue sei sedi di coworking per metterle in connessione coi programmi di formazione di Google.
È intervenuta anche la Sottosegretaria di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Maria Elena Boschi che sostiene che bisogna restare al passo e anche le istituzioni devono collaborare e lanciare incentivi fiscali per coloro che investono in ricerca e sviluppo, capitali per chi investe in start up oltre che sulla formazione pubblica italiana. Inoltre ha anche ricevuto in anteprima il Passaporto di Google for Entrepreneurs, che permetterà alle start up di lavorare e incontrarne altre nelle organizzazioni partner nel mondo.
E la start up MDOTm è stata già selezionata per volare a San Francisco e partecipare al programma di Blackbox Connect, per confrontarsi, discutere di idee e buone pratiche con imprenditori della Silicon Valley.
Startup with Google: la piattaforma per aiutare gli startupper
Se Google for Entrepreneurs si impegna a supportare la cultura imprenditoriale facendo leva sulla creazione di community, Startup with Google offre gli strumenti e le istruzioni per fare start up. Aggrega tool, servizi, best practices ed eventi sponsorizzati da Google.
Inoltre dà una serie di consigli su come assumere e gestire il proprio team, come avere finanziamenti e sviluppare nuovi prodotti, come aumentare la produttività, come utilizzare correttamente gli Analytics e il Cloud. Consiglia anche come sviluppare e monetizzare con un’app Android sfruttando soluzioni software e cloud Google.
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Ciao Giovanna,
Come sempre post impeccabili!
Ciao Max
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Grazie di cuore Max! Buona Serata! 🙂
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