Tag: digitale

La prima virtual ambassador dell’automotive nello spot di Renault + Approfondimento culturale

La prima virtual ambassador dell’automotive nello spot di Renault + Approfondimento culturale

La social rubrica #VideoFocus del sabato si traferisce con un approfondimento più corposo quest’oggi sul blog. Allacciate le cinture, godetevi le immagini, i video, il processo di creazione di un personaggio virtuale e le riflessioni sul reale e sul virtuale e sulla riscoperta delle emozioni più semplici ed autentiche per sentirsi vivi.

Se i comuni mortali cercano sempre più di rifugiarsi nei meandri della Rete, e trovano eccitante la realtà virtuale, cosa farebbe e vorrebbe un virtual ambassador?

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La start up Interwine acquisisce 20lines da HarperCollins Italia

La start up Interwine acquisisce 20lines da HarperCollins Italia

Scrivere è un diletto, una vocazione, uno sfogo dell’anima o della fantasia, un business e nell’era digitale e social si ibrida con l’online: con blog che sorgono come funghi dopo una gran pioggia che lascia ben presto spazio ad un sole raggiante, e con la diffusione di social network e community dedicate alla scrittura collettiva ed ai contenuti brevi, e di piattaforme innovative dedicate al social writing.

Oggi ci soffermeremo su una notizia che dà una scossa al mondo dell’editoria digitale e che coniuga innovazione tecnologica made in Napoli, applicata al settore della scrittura digital e social.

Interwine, start up innovativa che si occupa di digital storytelling, accelerata nella sede di Napoli di Digital Magics, incubatore che si focalizza sull’innovazione digitale “Made in Italy”, ha acquisito 20lines dal gruppo editoriale HaperCollins Italia, diventando la community più grande in Italia, per gli amanti della scrittura e della lettura e dello storytelling.

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Su Google Arts & Culture debutta l’arte di Napoli

Su Google Arts & Culture debutta l’arte di Napoli

Napoli è una città brulicante, dai mille colori, odori, gusti, stili, con l’imponente Vesuvio ed i suoi splendidi paesaggi, è un crogiolo di culture, di stratificazioni storiche ed archeologiche, come cantava e ci deliziava Pino Daniele coi suoi versi in musica:

“Napule è mille culure

Napule è mille paure

Napule è nu sole amaro

Napule è addore e’ mare

Napule è na’ carta sporca

E nisciuno se ne importa

Napule è na’ camminata

Int’ e viche miezo all’ate.”

 

Napoli con la sua bellezza unica, verace ed eclettica, ha affascinato ed attirato l’attenzione anche di Google Arts & Culture, la piattaforma  di Google, disponibile sul web, da mobile e da app, che digitalizza l’arte e la cultura e permette di esplorare le opere d’arte, i musei, gli artisti, le collezioni.

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WeRoad: viaggi on the road per Millennials. L’intervista a Erika De Santi

WeRoad: viaggi on the road per Millennials. L’intervista a Erika De Santi

Oggi per la rubrica #travelintech, con zaino in spalla, andremo alla scoperta di una start up che ha creato una community di giovani viaggiatori che si lanciano in avventure e esperienze uniche ed indimenticabili, all’insegna della libertà, del divertimento e dell’amicizia.

Dalle praterie e dalle colate di lava vulcanica dell’Islanda ai colori vivaci di Cuba, dalle vette appuntite della Norvegia alle acque cristalline e alle spiagge bianche delle Canarie, dalla sabbia del deserto e all’aria speziata del Marocco al trekking sulla cima più alta del Portogallo, Montanha do Pico, al selfie e alle Instagram Stories con la sequoia più grande del mondo al National Park della California, dallo svegliarsi in mezzo alla natura selvaggia fino a perdersi nell’impressionante immensità delle cascate di Iguazú che segna il confine tra Argentina e Brasile: viaggi ad ampia percorrenza per entrare a contatto con i costumi e le culture del luogo, degustando la cucina tradizionale e dormendo in strutture tipiche, e conoscendo nuovi amici.

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Il fascino della sharing economy e del risparmio arriva in spiaggia. L’intervista al ceo di Playaya

Il fascino della sharing economy e del risparmio arriva in spiaggia. L’intervista al ceo di Playaya

Oggi per la rubrica #travelintech, vamos a la playa, per scoprire una storia di amore e di business sotto l’ombrellone.

Due ragazzi torinesi ventenni, indipendenti ed avventurosi, che hanno vissuto in Australia, hanno deciso di tornare nella loro terra natia per dare vita ad un’idea brillante. Una coppia nella vita e nel business, che ha avuto l’intuizione di applicare la sharing economy al settore balneare, subaffittando ombrelloni agli amanti del mare e dell’abbronzatura.

Playaya è un’app per ombrelloni low cost e last minute che permette agli stabilimenti di avere entrate extra e spiagge sempre piene, ed ai bagnanti dell’ultimo minuto di usufruire di ombrelloni lasciati liberi in determinate ore o per intere giornate, da altri turisti.

Il fascino della sharing economy da spiaggia e della tintarella last minute al risparmio, si condensa in questa start up travel dal nome solare e vacanziero costituito da “playa” e dall’espressione americana “ya” che significa “yeah” ma anche “tu”.

Scopriamone di più su Playaya con l’intervista al ceo e founder Stefano Gremo.

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Consigli di viaggi da amici local con la start up Citynsider

Consigli di viaggi da amici local con la start up Citynsider

Per la rubrica #travelintech oggi andiamo alla scoperta di un’idea nata da sei giovani milanesi uniti dalla passione dei viaggi e dell’avventura imprenditoriale che hanno dato vita a Citynsider, una start up innovativa che aggrega una web community di viaggiatori che condividono esperienze on the road e danno dritte da “insider”.

Un algoritmo crea un collegamento tra il profilo creato sulla piattaforma di Citynsider ed i consigli da local, di chi vive o è esperto di un determinato luogo. Gli “insider” sono quindi guide ideali del luogo che proprio come un amico che, conosce bene la città e le tue esigenze e caratteristiche, saprà consigliarti in modo rapido, efficace ed affidabile, i posti, le attrazioni ed i locali tagliati su misura per te, invece di perdere tempo e di “affogare” nel mare magnum delle dispersive ricerche online. Indicano i luoghi più caratteristici e particolari da visitare, il locale migliore per fare l’aperitivo, per cenare o per il brunch, le bellezze imperdibili, ma privilegiando anche gli scorci e le mete turistiche meno conosciuti: dritte preziose che solo un amico che ti conosce da una vita potrebbe darti.

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Le ultime statistiche dal mondo digital e social

Le ultime statistiche dal mondo digital e social

Quest’oggi ci soffermiamo sui numeri, andremo alla scoperta di miliardi, milioni e percentuali riguardanti i social, in tutto il globo terraqueo (ormai foto e video da condividere sui social si fanno anche durante i tuffi, le immersioni, le escursioni in kayak). Vedremo come gli utenti Facebook hanno reagito a tutti i recenti scandali con grafici e proiezioni, i siti e gli account social più diffusi che macinano numeri impensabili, ci soffermeremo anche su Instagram, Twitter e sull’e-commerce. E vedremo come il mobile impera e cambia le fruizioni e le diete mediali.

Pronti per la geografia social, per una fotografia dettagliata e per curiosità digital?

Allacciate le cinture e non scendete da questa giostra virtuale fino alla fine dell’articolo, tanto il gettone è pagato ormai, mi raccomando! 😉

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Flagship store: la personificazione dei brand

Flagship store: la personificazione dei brand

Oggi è giovedi, si avvicina il fine settimana, mi accompagni a fare shopping e a fare un giro al Salone di Milano e al Fuori Salone? Visiteremo ed esploreremo punti vendita immensi e spettacolari, con una moltitudine di stimoli, in cui perdersi come Alice nel Paese delle meraviglie. Iniziamo il nostro viaggio nel Nike Flagship Soho, Flagship Store Natuzzi Italia e Flos.

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Il Natale ai tempi dei social e del web

Il Natale ai tempi dei social e del web

Ed è arrivato quel momento dell’anno tanto amato da alcuni, tanto odiato da altri e tanto malinconico per altri ancora: Natale. Da un lato alcuni vedono la magia delle luci, delle decorazioni, dei mercatini, dello stare insieme, del mangiare ad oltranza, altri si focalizzano sulla corsa e l’ansia ai regali, sui sensi di colpa per mettere su chili, su tutte quelle chiacchiere inutili e le domande indiscrete che ti fanno i parenti che magari vedi una volta all’anno se non massimo due, ed altri ancora soffrono in silenzio la solitudine e c’è anche chi proprio nel mese più festaiolo dell’anno, sente la mancanza di chi è volato via. Ognuno vede e vive il Natale a modo proprio e secondo le esperienze che ha accumulato negli anni, ma è la festa che più di tutte dovrebbe unire, eliminare le differenze ed insegnare a donare, il valore di una persona è nel saper dare senza aspettarsi o pretendere nulla in cambio.

Ma come è cambiato il Natale con le chat, i social ed il web? Vedremo un’indagine Doxa sulle nuove tradizioni natalizie e come sedici brand strutturano la propria comunicazione in questo periodo dell’anno: Google, Coca-Cola, Colussi, Pan di Stelle, M&M’s, Motta, Red Bull, Huawei, Apple, BLACK+DECKER Italia, Lego, Ubi banca, Conad, la Feltrinelli e Libreriamo.

E ti auguro un Natale ricco di serenità nell’anima, gioia nel cuore, di scartare tutti i brutti e cupi pensieri e di trascorrerlo con le persone che davvero ami e che nella vita di tutti giorni in un modo o in un altro riescono sempre a ritagliare un pezzettino del loro tempo per te.

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Le start up e le aziende con le soluzioni innovative da spiaggia

Le start up e le aziende con le soluzioni innovative da spiaggia

Ed è giunto anche luglio: i raggi del sole che ti avvolgono in un caldo abbraccio, il vento d’estate che sfiora la pelle abbronzata, il sapore di salsedine dopo il bagno, i tramonti in riva al mare. Ma quali sono le start up e le aziende per trovare soluzioni comode, veloci, social, smart ed ecosostenibili in vacanza?

Da oggi iniziamo questo viaggio estivo per diventare turisti innovativi, hi-tech e glamour.

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Ateleba sposa: l’Atelier di Elena tra artigianalità, femminilità e digitale

Ateleba sposa: l’Atelier di Elena tra artigianalità, femminilità e digitale

Quale ragazza non sogna fin da bambina il giorno del suo matrimonio, per le più romantiche la fantasia galoppa e si programma tutto nei minimi dettagli che poi possono rivelarsi sbagliati e scontrarsi con la realtà. Invece io che sono una “terribile” sognatrice, ma anche piuttosto concreta, da piccola più che sognare il mio “grande giorno” (meglio non crearsi aspettative, già ne ero conscia da pequeña) creavo vestiti da spose e altri modelli, alle mie Barbie, facendo man bassa tra le bomboniere, di tulle, fazzolettini, e qualsiasi materiare che potevo “far rinascere”, anche perché quelli che avevo erano pochissimi e organizzavo sfilate di moda o matrimoni, creavo “storie” già da allora. Sarà questo particolare che giace nel mio passato da giochi di bambina che ha creato “un’affinità elettiva” con Elena Barba, conosciuta grazie ai social media e al gruppo #SocialGirls, proprietaria di un Atelier a Napoli, con cui c’è grande stima e sintonia. Ed Elena col suo Ateleba sposa è la vera protagonista di quest’oggi.

La storia del sogno di Elena di Ateleba sposa

Questa è la storia di un sogno che si realizza con passione, sacrifici e dedizione e si materializza intessendo tessuti su tessuti, fili di perle, disegnando modelli di abiti da sposa, studiando di notte e cucendo di giorno e viceversa.

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Elena-bambina inizia da subito a mostrare la passione per vestire le donne, inizia per “gioco”, rifacendo il guardaroba alle bambole, ma già a 14 anni inizia a “far sul serio” iscrivendosi ad un corso di taglio e cucito la cui insegnante era una ex direttrice della Marzotto. Fino al passo decisivo che dà un’impronta in più al suo sogno: l’acquisto di una macchina per cucire portatile che costava poco ma che per lei valeva tanto, ancor di più perché la pagava a rate con i soldi della paghetta. Cuciva e tagliava, sperimentava ed apprendeva, lo faceva per chiunque volesse, perché per lei voleva dire in realtà intagliare passione e imbastire un sogno.

Ma i suoi genitori erano contrari, volevano che studiasse, così Elena-ragazza si iscrive e dà esami all’università, ma nel frattempo, di nascosto, continua a studiare prima da autodidatta, poi nei laboratori sartoriali napoletani, successivamente lavora per conto di terzi. Contemporaneamente disegnava figurini di abiti da sposa, girava e li vendeva alle case sartoriali di Napoli e Roma. Ma lì avvenne la svolta.

Era ora che il sogno iniziasse a prendere forma sul serio ed Elena-donna affittò un negozietto in provincia, comprò pochi metri di tessuto, alcuni fili di perle, prese la macchina da cucire che aveva acquistato coi suoi risparmi e fece l’inaugurazione. Era il 3 marzo 1993.

bozzetto

Aveva solo due abiti, uno largo ed uno stretto, si chiamavano Mela e Francesca, e aveva i soldi giusto per pagare due mesi, ma Elena ci crede fino in fondo, lavora sodo e senza sosta, decisa più che mai e in un anno consegnò così tanti capi, da potersi permettere un enorme negozio con annesso laboratorio nel centro storico di Napoli.

Oggi sono 23 anni che lavora nel suo atelier Ateleba sposa con creatività, esperienza e professionalità, per una produzione sartoriale d’alta moda con i migliori tessuti italiani e francesi, che affonda le sue radici nelle antiche tradizioni artigianali napoletane.

L’abito da sposa di alta sartoria da sogno

Elena ha realizzato il suo sogno di aprire il suo atelier ed ora realizza il sogno di altre donne, disegnando e forgiando un abito non solo su misura, ma che racconti della sposa e che racchiuda anche parte della storia d’amore che si va suggellare per un modello esclusivo e raffinato che faccia battere il cuore alla sposa, ammaliare lo sposo, stregare gli invitati e permette di vivere in gioia ed armonia il giorno più bello.

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Si possono ammirare oltre 200 modelli nel salone di prova dell’atelier ma il punto forte di Ateleba sposa sono le personalizzazioni. L’obiettivo principale è confezionare un abito quanto più adeguato al corpo della sposa, che vesta e meglio esalti il corpo, e si adatti allo stile del matrimonio. Si può combinare il modello a sirena che ti avvolge dolcemente segnando le tue “curve” o l’abito principesco di tulle o di organza in seta o l’abito da sposa scivolato e morbido, con scollature sulle schiena, corpetto décolleté, trasparenze sofisticate, pizzo, cucito rigorosamente a mano, con le tecniche classiche, ricami con i cristalli e i coralli sottoposti alle mani esperte e pazienti delle ricamatrici che utilizzano ancora telai in legno e piattelli di velluto.

abito-da-sposa

Anche la linea fasciata di un abito può essere modificata adottando accorgimenti in base all’effetto che si vuole ottenere. Per la sposa che presenta fianchi e pancia più pronunciati si possono utilizzare le sottogonne per rimodellarli, mentre per la sposa che ha un seno piccolo, un abito da sposa stile impero, tagliato sotto al seno, ne esalta la forma, ma c’è anche un’altra soluzione: un controbustino che viene cucito dentro i corsetti può migliorarne la forma, fino ad ottenere l’effetto push-up dei reggiseni moderni.

ateleba

Elena suggerisce anche gli accessori più adatti alla sposa come veli, guanti, stole, coprispalle, in base all’abito scelto. Veste anche damigelle, paggetti, e madrine.

Ateleba sposa & il digitale

Elena racconta le emozioni della prova dell’abito, della creazione di un nuovo modello, i dettagli che fanno la differenza, mostra fotografie vintage con icone del mondo dello star system, i set fotografici allestiti per lo shooting della nuova collezione 2017, spose felici nel giorno del loro matrimonio attraverso le foto che pubblica sul profilo Instragram, costantemente aggiornato, e sulla pagina Facebook che vanta oltre 9.400 like e si arricchisce anche di “note” e degli articoli scritti per il blog.

Il blog, sempre curato ed aggiornato, presente sul sito dell’atelier Ateleba sposa, fornisce preziosi consigli alle spose sul make up, sulle acconciature, su come portare con eleganza e raffinatezza l’abito, e racconta dettagliatamente, ma in modo diretto e semplice la nascita di ogni pezzo e delle nuove collezioni con tante foto e passaggio dopo passaggio dalle fase di studio alla lavorazione.

Conclusioni

La storia di Elena ci insegna che per avverare i propri sogni non occorrono bacchette magiche ma olio di gomito, caparbietà e tenacia e nel suo caso ago e filo, e che l’unicità sartoriale del suo atelier riflette l’unicità della femminilità di ogni singola donna. Occorre stare bene con se stesse, col proprio corpo, non importa che siate una 38 o una 48 o giù di lì, quello che conta è la personalità, la luce che emanate dagli occhi, è come riuscite a riempire una stanza col sorriso e la vostra disarmante simpatia e intelligenza. Inoltre, una sapiente gestione del blog dell’atelier unito ai social media legati al visual dà la giusta visibilità all’arte sartoriale e alle attività del laboratorio e dell’atelier e crea engagement.

Joomla! Festival 2016: scopri i protagonisti

Joomla! Festival 2016: scopri i protagonisti

Joomla! Festival 2016 è l’evento gratuito che riunisce gli esperti e gli operatori del digitale, che si terrà sabato 1 ottobre a Milano presso l’hotel Melià, dalle ore 9 alle ore 19. Sarà una vera e propria full immersion nel mondo di Joomla!, del CMS, del web e social marketing, del web design, della web reputation, dell’e-commerce, dell’innovazione digitale, della comunicazione legale declinata in conferenze, workshop, incontri one to one per consulenze gratuite.

Dopo la registrazione, i lavori si apriranno con la conferenza plenaria sullo stato dell’arte per quanto riguarda Joomla!, web marketing e web design, con la presentazione di case history di pagine e gruppi social di successo.

Dalle ore 14 nelle 5 sale workshop si potrà assistere agli speech di esperti di settore, aperti gratuitamente a tutti fino ad esaurimento posti.

Ad aprire le danze nella “Sala Quarzo” ci sarà la giornalista freelance e webwriter Alessandra Arpi che focalizzerà il suo intervento sul copywriting, per scoprire i segreti della scrittura per entrare in empatia con il lettore e per riuscirlo a conquistare. A seguire il web developer Gianmario Deriu permetterà di scoprire quale CMS è meglio scegliere tra Magento e Prestashop per fare business online. Con l’esperto di e-commerce Daniele Rutigliano si scopriranno i segreti per vendere online con VirtueMart. Con Claudio Tancini si ci sposta nel mondo no profit con un focus su open source e cloud. Poi Amin El Fadil illustrerà come creare contenuti ottimizzati in ottica SEO e con Mattia De Rosa si andrà alla scoperta dell’importanza dei dati nella comprensione dei fenomeni.

Tra i relatori nella “Sala Madreperla” ci saranno il social media manager, blogger, docente Roberto Gerosa che si soffermerà su “Come scegliere il tone of voice del tuo brand (e vivere felici)”, il consulente di comunicazione, social digital strategist e blogger Matteo Pogliani che parlerà di “Influencer Marketing”. Invece, il consulente di web marketing e formatore Alessandro Mazzu’ affronterà i “4 step per analizzare un sito web”. In chiusura il blogger, copywriter, social media manager e formatore Francesco Ambrosino si occuperà di content marketing con uno speech dal titolo “Come creare contenuti utili”.

Nella “Sala Turchese”, da segnalare gli speech del web master, web developer, blogger Flavius Florin Harabor che si soffermerà su “Telegram for Business”, e del web writer freelance Riccardo Esposito che nel suo intervento risponderà alla domanda “Come cambia la scrittura di un articolo?”. A seguire il web marketer, SEO specialist Federico Simonetti ci parlerà di “Growth hacking e il marketing per le startup”.

Nella “Sala Giada” ci saranno gli speech tutti da “gustare” di Mario Mezio e Monia Taglienti, rispettivamente fondatore e social media manager di RistoWebMarketing che ci delizieranno con il “Digital Food: i Ristoranti e la presenza digitale”, e a seguire Fabio Zinesi si occuperà di “Wine marketing e marketing automation”, mentre Camilla Mantelli ci spiegherà “Come avere un sito a norma di legge”.

Nella “Sala Onice”, tra i relatori ci sarà il consulente e formatore Davide Rampolli che ci parlerà della “Gestione del Tempo: i 3 sistemi essenziali per massimizzare la produttività”, mentre Pierfrancesco Fasano si occuperà di “Domini e controversie: consigli e strategie per i non legali”. 

Inoltre ci sarà un focus sul Digital Marketing Turistico con tre esperti del settore: Francesco De Nobili, Andrea Santo Sabato e Anio Iannunziello.

Sarà dato ampio spazio anche alle strategie di web marketing per il settore dell’arredamento e dell’architettura con Arianna Trombini e Giorgio Fatarella.

Il Joomla! Festival offre anche incontri one to one, un’ulteriore opportunità per confrontarsi con operatori del web, imprenditori, startupper. Si potrà infatti accedere a ben 69 tavoli dei Web Advisor che offriranno consulenze gratuite di circa un quarto d’ora, dove esperti del mondo del web marketing, del web design, di SEO, SEM, Joomla!, WordPress, Prestashop, Magento e tanto altro ancora, daranno consigli in materia di web marketing, comunicazione, offrendo strategie per lo sviluppo digitale dell’azienda in base agli obiettivi specifici di ciascuna.

Ecco in anteprima un assaggio dei tavoli dei WebAdvisor

#Tavolo 1. Francesco Margherita, Seo per e-commerce

#Tavolo 2. Luca Marzo, La certificazione Joomla

#Tavolo 3. Silvia Pinna, Grafica che converte

#Tavolo 4. Francesco Ambrosino, Blogging aziendale

#Tavolo 5. Serena Martini, Progettare un sito

#Tavolo 11. Francesco Gaffuri, Realtà Virtuale

#Tavolo 12. Amin El Fadil, Aumenta il traffico al tuo sito con la seo

#Tavolo 13. Marco Tomasone, Libera il brand che è in te

#Tavolo 16. Cristina Skarabot, Social Media Marketing per liberi professionisti, PMI e Startup

#Tavolo 17. Carlo Falciola, Video per il web e per l’azienda

#Tavolo 20. Riccardo Esposito, Come cambia la scrittura di un articolo?

#Tavolo 25. Valentina Chiara Baldon, Digital PR

#Tavolo 26. Valentina Baratti-Gabriella Valeri, WordPress per PMI: come vendere con sito e blog

#Tavolo 34. Dario Goffredo, Branding Reputation & Personal Branding

#Tavolo 53. Roberto Gerosa, Come promuoversi sui Social Media

#Tavolo 54. Alessandro Mazzù, 4 step per analizzare un sito web

# Tavolo 55. Matteo Pogliani, Influencer marketing

#Tavolo 60. Alessandra Arpi, Come creare contenuti utili su Facebook

#Tavolo 63. Flavius Florin Harabor, WordPress a 360°

#Tavolo 64. Serena Sarni, Facebook Business Manager

#Tavolo 66. Monia Taglienti – Mario Menzio, Digital Food

Ci sarà anche uno spazio espositivo con gli sponsor tecnici dell’evento che saranno posizionati prima della sala della conferenza principale.

Per consultare la lista completa dei relatori clicca qui.

Mentre il programma completo è online sul sito ufficiale del Joomla! Festival.

Per registrarsi all’evento clicca su eventbrite.

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Si parte!

Si parte!

Ed arrivò settembre. Settembre è un po’ come il primo dell’anno, ricco di buoni propositi, di nuovi cicli, si spera di buone novelle. Ricomincia un nuovo anno scolastico, si ci propone di andare in palestra, di mangiare in modo più sano, di fare più attività fisica, di leggere di più, di non fare le ore piccole, proprio come al volgere del nuovo anno si fanno mille e uno propositi anche se poi la maggior parte non vengono neanche mantenuti, dopo un timido inizio o rimandati di giorno in giorno.

Il mio buono proposito per questo settembre è proprio sotto ai tuoi occhi, questo blog. Da anni la domanda più frequente che mi fanno è “perché non apri un blog tutto tuo?”, in quanto da sempre scrivo per diversi magazine online, per altri blog, per trasmissioni radiofoniche, per discorsi ufficiali, la scrittura è in pratica per me pan comido (pane quotidiano, scusate ma questo è un altro aspetto caratteristico della mia personalità). E per questo diverse persone, colleghi, amici, familiari, mi hanno sempre spronato a farlo, ma ero da sempre un po’ titubante, anche se anni fa avevo un blog su Splinder.  Ma per chi mi conosce davvero bene, perché ai più posso sembrare molto riflessiva e logica, sanno che le decisioni che poi per lo più hanno dato una svolta alla mia vita le ho prese sempre “di pancia”, così dall’oggi al domani senza pensarci poi tanto. Agire e basta, con un pizzico di incoscienza ma quella giusta che ti dà la spinta, ma con cognizione di causa, avendo un percorso ben delineato e non procedendo allo sbando.

GioDiT vuole essere un blog di approfondimento, riflessione, spunti per chi vorrà seguirmi, un viaggio nel mondo delle aziende, delle start up che non indica altro che la fase di avvio delle aziende, e delle pmi una realtà sempre più diffusa sul nostro territorio, per mettere in luce quanto sia importante il digitale, il web marketing e lo storytelling e saperli ben fare, non improvvisandosi e affidandosi a dei professionisti, in quanto il famoso “cuggino” potrebbe fare solo dei danni alla brand reputation.

Infatti le nuove tecnologie e i nuovi media sono mezzi ed alleati imprescindibili non solo per le grandi aziende ma anche e soprattutto per le piccole e medie imprese. Ormai è imprescindibile esserci, farsi trovare dai propri clienti e target, e saper stare online non è sempre facile, cercherò di evidenziare man mano le modalità per intraprendere strategie di web marketing e buone pratiche da tener presente e da avviare.

Racconto quelle realtà che hanno saputo abbracciare il digitale e il processo di digitalizzazione, ci saranno case history e casi di successo, ma anche spot, visual, insomma lo storytelling delle aziende e le campagne social che lanciano, e come usano e come si dovrebbero usare i social media.

Darò ampio spazio anche agli eventi nel modo digitale e del marketing.

Ri-comincio da qui, 19 Settembre 2016. Ti aspetto in questo viaggio insieme per crescere professionalmente e personalmente, confrontandoci e arricchendoci l’uno l’altro, d’altronde la comunicazione non è altro che “mettere in comune”, e nell’epoca della condivisione vale ancor di più. Bando alle ciance.

Sali a bordo, allaccia le cinture, che il viaggio abbia inizio. Chi ha tempo non aspetti tempo, i buoni propositi ci sono, allora meglio ingranare subito la marcia e iniziare con un vero primo blog post!