Incuriosita da sempre dall’innovazione sociale ed affascinata dalle start up tecnologiche a vocazione sociale, sono una sostenitrice del Premio Cuore Digitale che batte per la collettività e per le persone fragili.
Gianluca Ricci, il suo ideatore, che con passione, impegno, dedizione e costanza ha portato in auge questo importante Premio, mi ha invitato a presiedere all’evento presso la sede della Camera dei Deputati, ma non potendo partecipare per altri impegni, l’ho seguito con interesse in differita dalla web tv.
Pronti a partire in questo viaggio per riviverne insieme i momenti salienti?
Premio Cuore Digitale 2023: la tecnologia al servizio della salute e della disabilità
Il Premio Cuore Digitale, nasce nel 2015, ed ha “a cuore” le persone e la loro salute ed esalta la tecnologia per un bene supremo, ponendo l’innovazione sociale al servizio specialmente dei più fragili. Parte dal presupposto che tecnologie possono migliorare la qualità della vita, soprattutto delle persone con fragilità e disabilità. E premia le start up che utilizzano la tecnologia, la ricerca, la creatività innovativa e le conoscenze a beneficio delle persone e del sociale.

Giovedì 27 aprile a Roma, presso la Sala della Regina di Palazzo Montecitorio, sede della Camera dei Deputati, si è tenuto l’evento “Il Premio dell’Innovazione Sociale: le tecnologie Made in Italy in ambito Disabilità e Salute”, iniziativa dell’associazione no profit Cuore Digitale che ha premiato anche le eccellenze italiane nell’ambito dell’innovazione sociale e solidale.


“Spesso si esaltano le innovazioni digitali e la tecnologia indipendentemente dal loro ambito di applicazione, tuttavia non sono mai neutre, tocca dar loro un senso per indirizzarle verso il bene comune e la crescita sociale. I campi di azione sono tanti nella consapevolezza sempre più sviluppata che i problemi della disabilità vanno affrontati e risolti con soluzioni personalizzate non standardizzate (…) Allo Stato e alle istituzioni spetta il compito di rimuovere anche in questo caso col supporto della tecnologia, gli ostacoli che si frappongono al raggiungimento dell’obiettivo finale: la migliore qualità possibile della vita di ognuno (…)
Nell’enciclica Caritas Inveritate di Benedetto XVI aveva insistito sul fatto che la tecnica fosse un fatto profondamente umano legato all’autonomia e alla libertà dell’uomo. Aveva però anche aggiunto la libertà umana è propriamente se stessa quando risponde al fascino della Tecnica con decisioni che siano frutto di responsabilità morale. E il dibattito che accompagna l’evento odierno contribuirà sicuramente alla crescita anche di tale consapevolezza”, questo l’intervento del Presidente Fontana, in apertura dell’evento dedicato all’innovazione tecnologica e sociale.

L’Onorevole Luciano Ciocchetti, vicepresidente della Commissione Affari Sociali, ha invece affermato: “Il Premio Cuore Digitale è una delle tante straordinarie esperienze che nascono nei nostri territori che coinvolgono associazioni, persone che vivono condizioni di disagio e che cercano di trovare soluzioni attraverso tecnologie ed innovazioni (…) Cuore Digitale cerca di promuovere la ricerca, le invenzioni e la fantasia che in Italia non mancano. Ma mancano la capacità produttiva e le azioni da mettere in campo per portare a tutti questa tecnologia per migliorare la qualità della vita delle persone che possono essere inclusi al 100% nella nostra società”.

Il patron dell’evento, Gianluca Ricci nel suo intervento ha dichiarato: “Il premio Cuore Digitale non nasce solo per dare merito e valore a queste start up ma nasce anche come momento di riflessione, condivisione, ragionamento, per un Paese più accessibile ed inclusivo, sempre grazie al digitale (…) L’Italia è ricca di idee, penso all’Italia rinascimentale, all’Italia creativa. Dobbiamo sostenere questi giovani, queste idee che non hanno confini ed età, dobbiamo trasformarle in progetti imprenditoriali in modo che diventano fonte di ricchezza per il nostro Paese attraverso il prestito d’onore per tutti, eliminando i vincoli e garantendo una copertura di rete a banda larga”.



Le 5 start up made in Italy per l’inclusività
Cinque eccellenze innovative made in Italy sono state selezionate per la quinta edizione del Premio Cuore Digitale.
Abbi (Audio Bracelet for Blind Interaction) è un braccialetto smart dell’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova per la riabilitazione e la valutazione delle abilità motorie e spaziali nei bambini con disabilità visiva che permette loro di orientarsi nello spazio e di interagire con le altre persone in modo autonomo.
Kimap della start up Kinoa di Firenze, è un navigatore dei percorsi accessibili in città, che mappando località, territori e strade in Italia, facilita gli spostamenti in città delle persone con disabilità motoria permettendo loro di muoversi in autonomia e sicurezza.

Pedius, dell’omonima start up romana, è un’app che, utilizzando tecnologie di sintesi vocale, permette alle persone non-udenti di telefonare, scegliendo se scrivere messaggi che saranno pronunciati da una voce artificiale oppure inviare messaggi vocali con la propria voce. In tempo reale la risposta della persona chiamata viene trasformata in testo sul display dell’utente.

VoiceWise, ideata da una start up romana, spin off dell’Università di Tor Vergata, sviluppa prodotti per la diagnosi delle patologie basata sull’analisi della voce, anticipando la tradizionale diagnosi.
Ed infine, il Progetto Letizia della start up Isinnova di Brescia, che si occupa della realizzazione, attraverso la stampa in 3D, ad un costo accessibile, di protesi per aiutare le persone ucraine rimaste amputate a causa della guerra.

L’Avatar di BrainControl
Le due tavole rotonde dell’evento, “La Tecnologia alleata per una Vita inclusiva” e “La Tecnologia alleata della Salute”, sono state moderate dall’Avatar di BrainControl che è l’estensione robotica di Antonio Giuseppe Malafarina, giornalista tetraplegico, direttore di Superando.it, la cui vita è cambiata per un tuffo in mare “sbagliato”, e che lo pilotava da remoto. Sul monitor dell’avatar c’era lui, dalle casse si propagava la sua voce ed indossava una t-shirt col logo di “Cuore Digitale”.

BrainControl Avatar è un dispositivo, ideato da LiquidWeb srl, di Comunicazione Aumentativa Alternativa che supporta le persone con gravi disabilità motorie a superare le difficoltà comunicative e di interazione. È approdato anche nel Museo del Santa Maria della Scala di Siena per le visite da remoto attraverso un alter ego robotico teleguidato.
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