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Food Economy & Food Marketing: come cambia il mondo della ristorazione. Intervista a Domenico di Paola di FoodMenù

Food Economy & Food Marketing: come cambia il mondo della ristorazione. Intervista a Domenico di Paola di FoodMenù

I menù digitali sono sul mercato da anni ma hanno avuto un boom non indifferente soprattutto negli ultimi mesi per rispondere all’esigenza di trovare misure anti-contagio anche nel mondo Ho.Re.Ca.

Niente più spreco di carta, di toner, nessun menù che passa di mano in mano e che palleggia da tavolo in tavolo: la tecnologia viene incontro alla salute, all’igiene, alla promozione e marketing.

In questo nuovo appuntamento della rubrica #RipartiAMOItalia andremo all’esplorazione del mondo della food economy, del food marketing, del foodtech, della Realtà Aumentata e dei nuovi trend della ristorazione e del settore Ho.Re.Ca.

Scopriremo un’innovativa soluzione di una start up calabrese che col suo menù digitale multilingue con registro degli allergeni, cartello degli ingredienti, è già sul mercato da qualche anno, rispondendo all’esigenza dei ristoratori di adeguarsi all’entrata in vigore della normativa sugli allergeni alimentari che prevedeva sanzioni pesanti per i locali che non rendessero pubblici la presenza di allergeni. E proprio da un episodio di allergia alimentare nasce l’idea di FoodMenù: non tutti i mali vengono per nuocere, anzi alcuni aprono nuovi orizzonti e business fruttuosi.

Scopriamone di più su FoodMenù con l’intervista a Domenico Di Paola, Ceo e founder di Nezwork, start up innovativa specializzata in mobile marketing.

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Tour turistici ecosostenibili con Bike Food Stories. L’intervista al founder Davide Pagani

Tour turistici ecosostenibili con Bike Food Stories. L’intervista al founder Davide Pagani

Oggi per la rubrica #travelintech faremo tappa nella culla dell’arte culinaria made in Italy, a Parma, per raccontare attraverso il suo ideatore, la storia di una start up che unisce travel, bike e food per un turismo ecosostenibile, culturale, gastronomico.

Con Bike Food Stories si sale in sella alla bici per andare alla scoperta di Parma con le sue strade, i suoi paesaggi, la sua fauna, la sua arte, i suoi sapori, la lavorazione di prodotti artigianali locali, per itinerari turistici originali ed ecosostenibili, unendo alle pedalate all’aria aperta le degustazioni gastronomiche di prodotti a km zero e piatti tipici.

Scopriamone di più sulla start up turistica Bike Food Stories e sul marketing territoriale con l’intervista al founder Davide Pagani, cicloturista enogastronomo, che ci ricorda l’importanza di fare rete a livello territoriale, non solo tra le istituzioni ma anche con le aziende presenti in loco, dai caseifici alle aziende vitivinicole o aziende agricole, fino a ristoranti, pasticcerie, osterie, hotel, ponendo grande attenzione alla comunicazione, promozione, ma soprattutto all’ospitalità, coccolando i viaggiatori.

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Origini & tradizioni nel nuovo spot di Grana Padano Dop

Origini & tradizioni nel nuovo spot di Grana Padano Dop

Siamo nel vivo dell’#ItalyFoodWeek, voluta da Twitter Italia in collaborazione con Ministero delle politiche agricole e forestali, ed oggi è la giornata dedicata ai #prodottitipiciFW e quale miglior modo di celebrare tale hashtag se non con il nuovo spot che racconta un prodotto made in Italy Dop che rappresenta la nostra cultura gastronomica anche nel mondo?

Le origini del Grana Padano Dop

Il Grana Padano Dop ha origini lontane, che risalgono all’anno 1134, e fu per opera di alcuni frati dell’Abbazia di Chiaravalle che si capì come conservare a lungo il latte, trasformandolo in un formaggio a pasta dura e a lunga stagionatura detto “caseus vetus” (cacio invecchiato) e successivamente “Grana”. Nel novecento si è poi passati alla massima qualità nella lavorazione e cura delle caratteristiche organolettiche e a regole ben precise. Nel 1954 nasce anche il Consorzio Tutela Grana Padano che riunisce le cooperative, le industrie casearie, i produttori, gli stagionatori e i commercianti del formaggio.

 Lo spot 

Nello spot del Grana Padano un bambino ritrova una scatola che porta al nonno e che aprono insieme, disvelando ben conservata “la terra delle sue origini”. Al nonno riaffiorano così tutti i suoi preziosi ricordi che custodisce gelosamente in fondo al cuore, ed inizia a raccontare la storia delle loro origini.
Indelebile per lui come rivela al nipotino, il profumo dell’erba, il sapore del Grana Padano che nasce in un terreno unico dove gli piaceva accarezzare quel grano che cresceva ricco e rigoglioso. Ma affidiamoci alle sue parole:

“Guarda. Questa è la terra dove sono nato. Il profumo dei suoi prati. Piaceva tanto anche alle mie mucche sai? Ma la cosa che più ricordo della mia terra è il suo sapore.”

Una voce over aggiunge:

“Da sempre proteggiamo le sue origini. Per questo Grana Padano è il formaggio Dop più consumato al mondo. Perché così siete protetti anche voi. Grana Padano, il buono che c’è in noi”.

Dialogo che si alterna ad immagini altamente iconiche ed evocative capaci di toccare le corde più profonde, ed il palato dell’utente, attraverso la consistenza, la tattilità, le scaglie del formaggio, fino al marchio a fuoco finale che ne decreta visibilmente la genuinità e la bontà.

Nel finale tutta la famiglia con ben tre generazioni riunite, si ritrova in un ristorante di New York dove si è trasferita da alcuni anni.

Food Marketing 

Lo spot, firmato da McCann Worldgroup e che ha come colonna sonora il brano riarrangiato, “Starchild”, è on air in Italia da settembre a dicembre in televisione sulle reti Rai, Mediaset, Sky e La7, ma è anche in radio e sulla stampa. E verrà anche esportato, come il Grana Padano, coinvolgendo altri Paesi: Germania, Svizzera, Francia, Regno Unito e USA.

Sul web lo spot è uploadato sul canale YouTube di Grana Padano e riproposto su Twitter e la Pagina Facebook. Inoltre, su quest’ultima sono stati pubblicati anche due video “civetta” introdotti da una didascalia che narra la storia del prodotto Dop.

I ricordi, ovvero le origini & le tradizioni millenarie

Il territorio, ovvero l’importanza della provenienza

Storytelling

Oltre al video storytelling, il Consorzio Tutela Grana Padano ha puntato anche al visual storytelling con la pubblicazione di un libro fotografico intitolato “Grana Padano, una storia di qualità”, edito da Mondadori, che racchiude 8 secoli di tradizioni in 155 pagine per ricostruire la storia di una delle eccellenze enogastronomiche italiane più esportate al mondo.

Conclusioni

Passato e futuro si fondono e confondono, infatti una storia si costruisce dalle fondamenta: sono fondamentali le origini, e seppur lontani da casa, non devono essere mai dimenticate né accantonate, ma tramandate di generazioni in generazione. Proprio come il prodotto che raggiunge ogni Paese del mondo, ma non rinuncia alle tradizioni legate alla terra d’origine, alla qualità, alla cura e alla bontà.