In questo nuovo appuntamento della rubrica #RipartiAMOItalia, dopo aver fatto tappa a Sarno, ci spostiamo dalla provincia di Salerno alla provincia di Napoli, precisamente a San Giuseppe Vesuviano.
Ci soffermeremo su un’idea carina, rinfrescante, protettiva ed anche trendy, sugli influencer, sull’ecosistema dell’innovazione e delle start up, e sull’app di condivisione di video, TikTok, tanto chiacchierata e discussa in questo ultimo del periodo, che dovrebbe essere acquistata da Microsoft e che Trump vorrebbe fuori dagli Stati Uniti, nella “guerra” Usa-Cina per il social del gruppo tech cinese ByteDance.
Dopo le mascherine spaziali che sono state in diretta su Rete4 a Quarto Grado, e le mascherine fashion, modaiole e da aperitivo, vi presento “Cappherina”, la mascherina trend, semplice, salvaspazio e versatile che diventa visiera per il sole, eliminando il fatidico problema “e ora dove la metto questa mascherina?”
Scopriamone di più su Cappherina con l’intervista allo startupper seriale, Pierpaolo Manzi.
Come nasce Cappherina?
Cappherina è un evoluzione del mio percorso imprenditoriale dovuto alla mia volontà di creare sempre qualcosa di nuovo.
È nata durante il periodo di lockdown quando ho capito che le mascherine stavano diventando un vero e proprio bene primario e ho deciso di crearne una che fosse unica al mondo e facile da portare.
Il primo prototipo l’ho cucito a maggio personalmente nonostante non abbia mai utilizzato filo e ago prima di allora.
Così è nata Cappherina, la prima mascherina protettiva che si tiene come fosse una visiera e protegge dal sole. Inoltre ho sempre voluto creare un brand che sia di aiuto alle persone e abbia quel pizzico di trendy. I miei progetti innovativi seppur unici sono comunque idee semplice che quando le senti dici “perché non ci ho pensato prima io”.
Perché è stato scelto questo nome? Qual è l’etimologia di Cappherina?
Unendo le parole Cappello e Mascherina esce fuori il nome “Cappherina”, l’ho scelto anche perché è simpatico e facile da ricordare.
Quali sono le sue caratteristiche?
Cappherina ha 3 caratteristiche principali: la prima è ciò che la rende unica al mondo ed è il fatto che si tiene e si trasporta come fosse una visiera evitando quindi di portare la mascherina in posti poco igienici e scomodi come attaccata al gomito o sotto al mento. Inoltre è creata in tessuto lavabile fino a 50 volte, quindi riutilizzabile ed infine è acquistabile ad un prezzo super competitivo.
Come funziona la piattaforma di vendite online dedicata a Cappherina?
L’e-commerce di Cappherina l’ho fatto su un website builder in pochi giorni così da capire subito se la cosa avesse mercato. Avendo avuto un buon riscontro sto migliorando giornalmente il sito con l’aiuto di uno sviluppatore front end con cui ho collaborato in passato.
Il sito attualmente è molto semplice e rende bene l’idea di innovazione che voglio far passare.
Cappherina è un brand della start up Tuberfan. Come nasce e come funziona la start up? Come entra in scena Cappherina e come è legata a TuberFan?
Sì Cappherina è un brand di TuberFan, la start up che ho fondato nel 2017 e di cui sono CEO che si occupa di creazione e sviluppo di progetti innovativi e campagne con influencer e creatori di contenti. Cappherina è quindi un nuovo inizio senza rinnegare i miei progetti creati in passato e con l’aiuto di Tuberfan sono riuscito ad effettuare il lancio di questo prodotto con circa 120 influencer.
Qual è, secondo te, la caratteristica che contraddistingue un influencer di qualità?
Qualità dei contenuti, genuinità e costanza, questi sono i fattori fondamentali che vengono premiati dai social stessi e con cui si può creare una fan base davvero solida. Farlo non è assolutamente semplice, fare l’influencer è un lavoro a tempo pieno. Molti dei nostri influencer registrati su Tuberfan.com lo fanno bene ed io quando noto questi atteggiamenti tendo a premiarli proponendo loro i nostri migliori clienti.
Hai fondato anche altre start up come ad esempio BanKonVR ed hai all’attivo diversi premi in questo ecosistema. Come sei diventato uno Startupper seriale? Qual è la tua passione e cosa accomuna tutte le tue start up?
L’unicità è il fattore che accomuna in assoluto i miei progetti.
È questa quindi la prima caratteristica che deve avere una mia start up anche se non è sempre consigliato arrivare con progetti troppo nuovi sul mercato. La mia passione per l’innovazione è nata durante i miei studi, ho avuto la fortuna di nascere in una ottima famiglia che mi ha permesso di studiare in diverse parti d’Italia e del mondo. Durante i business game sull’innovazione diventavo un’altra persona e facevo di tutto per vincere. Da lì ho capito che era la mia strada tant’è che poi ho partecipato a competizione vere e proprie attendendo sempre ottimi risultati e tanti premi.
Secondo te cos’è l’innovazione? E come si può oggi essere davvero innovativi nel mercato attuale?
L’innovazione per me è una forma d’arte che non sempre riguarda il business. Per essere innovativi nel 2020 bisogna pensare fuori dagli schemi e osare tanto.
Sei di San Gennaro Vesuviano e partecipi anche alla consulta per l’Imprenditoria Giovanile presso Camera di Commercio di Napoli. Secondo te quali sono le difficoltà nel fare impresa al sud, e in una regione come la nostra, la Campania? Qualche consiglio per i giovani che vogliono investire in start up e creare una propria impresa…
Nella regione Campania ci sono tante belle idee però non sempre supportate. La Camera di Commercio da sempre tende a supportare di più le grandi aziende che portano risultati concreti e danno lavoro a tante persone rispetto alle piccole aziende nate da poco e che fatturano quasi zero. Con la consulta sto cercando di creare iniziative che vanno a coinvolgere proprio gli imprenditori più giovani anche grazie al nuovo presidente Ciro Fiola che sta cercando di dare voce a tutte le categorie. Avendo vissuto diversi anni al nord mi rendo conto che siamo ancora molto indietro rispetto ad un’Emilia Romagna o alla Lombardia, il mio obiettivo e desiderio è di avvicinarci sempre più ai loro modelli organizzativi e produttivi.
Ritornando a Cappherina: su quali social è presente e perchè si è scelto di presidiare proprio quelle piattaforme?
Con Cappherina siamo presenti su tutti i principali social, più attivi su Instagram e su TikTok che sono i social che ci stanno permettendo di ottenere buoni risultati tramite collaborazioni con creatori di contenuti. Avendo una start up che fa influencer marketing (Tuberfan) parto di sicuro avvantaggiato. Attualmente sono circa 120 gli influencer che sponsorizzano Cappherina nelle loro Stories con link affiliazioni o con sponsorizzazioni vere e proprie. Stiamo investendo anche tanto su TikTok con i nostri migliori influencer sul social Made in China.
TikTok è davvero utile per il marketing e la promozione di un brand? Qual è il suo potenziale?
Attualmente è il miglior social per acquisizione clienti organici quindi senza dover investire denaro. Inoltre facendo influencer marketing su TikTok scegliendo i giusti Creator è anche abbastanza facile far diventare virale un prodotto.
Ha un target molto giovane ma credo che attualmente sia il miglior social su cui sponsorizzare e lanciare i propri prodotti.
Investire in digitale, comunicazione ed innovazione può essere la “ricetta” giusta per il Coronacrisis?
Assolutamente sì, anzi credo sia l’unica ricetta possibile. Il Coronavirus ha sconvolto completamente il mondo ma è stato anche un acceleratore incredibile per il digitale rendendolo ancora più indispensabile. Purtroppo o per fortuna tante aziende lo stanno capendo solamente ora e rimarrà a galla chi saprà sfruttare al meglio il potente mezzo che è l’internet.
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davvero bello
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Grazie mille!!! 🙂
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