In un’epoca di trasformazione 4.0, gli artigiani tradizionali, dalle idee creative e dalla sapiente arte manuale che uniscono passione e maestria, possono ri-nnovarsi e godere di nuova linfa grazie al digitale che li ri-lancia nell’olimpo degli antichi fasti, e fa ri-fiorire il made in Italy. Ma in quest’epoca di rapidi mutamenti, compaiono anche nuovi protagonisti: i maker, appassionati di tecnologia, ingegneri, imprenditori, artisti, ma anche studenti, “hobbisti” che uniscono la creatività e la manualità tipica degli artigiani con la sperimentazione, mixando elettronica, open source, assemblando oggetti e sperimentando un nuovo tipo di produzione basata su tecnologie a basso costo come stampante 3D e taglierina laser. E sono legati al mondo delle start up, dei fablab, ovvero le officine moderne dotate di strumenti computerizzati e macchinari innovativi, e delle make fair.
Oggi per la rubrica #RipartiAMOItalia approfondiremo una storia di resilienza che parte da una crisi di un’attività commerciale, per riscoprire poi la passione dell’hobby ed il rilancio con la costruzione di un brand di nicchia fino al successo grazie all’investimento in digitale e nell’e-commerce. Così nelle testoline dei gemelli veneti venticinquenni, Giacomo e Tommaso Chinellato, balena un’idea: perché non condividere esperienza, sapere, abilità, conquistate sul campo?
Nasce così Rinascimento Handmade, piattaforma che vuole supportare gli artigiani per offrire loro canali di vendita alternativi e far sbocciare il loro talento anche sul web, offendo formazione ed opportunità nell’ambito del marketing digitale e delle vendite online, per diventare così imprese di successo e poter vendere i prodotti nel mercato italiano ed estero.
Scopriamone di più su Rinascimento Handmade con l’intervista a Giacomo Chinellato.