Sfusitalia: online i negozi eco-friendly d’Italia [Intervista]

Sfusitalia: online i negozi eco-friendly d’Italia [Intervista]

Una filosofia di vita “zero waste” ovvero a rifiuti zero, anche se è praticamente impossibile non produrre alcun scarto e spazzatura, si può sposare, evitando di acquistare ed utilizzare prodotti usa e getta. In questo modo per l’ambiente e la nostra salute ci sono tante conquiste: minori emissioni di CO2 per la produzione e lo smaltimento degli imballaggi, una considerevole riduzione dell’utilizzo della plastica che finisce nei mari e nello stomaco dei pesci, e quindi sulle nostre tavole, e niente più battaglie e dibattiti su discariche, inceneritori e biodigestori.

Un circuito virtuoso si prospetta, ma come innescarlo? Basta prendere spunto dal passato e dalle botteghe che vendevano a peso i prodotti. Ed ecco i negozi eco-friendly con prodotti sfusi e alla spina. Ma dove trovarli?

Lo scopriremo quest’oggi con la rubrica #RipartiAMOItalia, attraverso una nuova storia sempre dalle tinte green che scruta nel passato per migliorare il presente ed il futuro.

Ci soffermeremo su un’idea di una giovane ragazza appena laureata, Ottavia Belli, che pur semplice, con piccoli gesti quotidiani, fa da cassa di risonanza con effetti positivi sull’ambiente, sulla salute umana e sulle microeconomie. Ed ecco che prende corpo il progetto con il censimento dei piccoli negozi di quartiere, che sono messi online in un motore di ricerca e una mappa interattiva per acquistare prodotti sostenibili senza imballaggi.

Approfondiamo la storia di Sfusitalia con la sua gentile ed in gamba fondatrice, Ottavia Belli.

Tra la triennale in Cooperazione Internazionale ed il master in Politiche Ambientali Sostenibili, ho iniziato a sviluppare l’idea di Sfusitalia. Un progetto totalmente indipendente nato un po’ per la scarsità di opportunità di tirocini, un po’ per esigenza personale.

Raccontaci la tua storia Ottavia: con quali difficoltà ti sei scontrata, ti sei imbattuta in gender gap, ci sono ancora nel mondo del business pregiudizi nei confronti delle donne?

Le difficoltà che ho incontrato nel mio percorso sono state le più varie ma non parlerei di gender gap. Solo un po’ di sfiducia iniziale che però è andata svanendo con il passare del tempo. Non penso che ciò sia stato dovuto al fatto che sono una donna, piuttosto penso che sia colpa della scarsità di informazioni che il cittadino medio ha sui prodotti sfusi.

Quanti e quali negozi senza imballaggi hanno aderito alla rete? Quale città ospita il maggior numero di negozi?

Ad oggi sono presenti circa 500 negozi suddivisi in 5 categorie (casa, cosmesi, alimentari, erboristeria e animali), ed il numero continua a crescere. Questi si trovano principalmente al centro e al nord Italia mentre al sud i numeri sono ancora bassi. Ciò non significa che non ce ne siano, altroché!

Sfusitalia: online i negozi eco-friendy d’Italia [Intervista]

In molte regioni del sud sono sopravvissuti quei piccoli empori che vedono prodotti dai sacchi di juta: noci, semi, riso e molto altro ancora. Queste realtà le troviamo soprattutto nei piccoli borghi, hanno resistito alla nascita dei supermercati e sono la prova che i prodotti sfusi non sono una novità, bensì una riscoperta.

Perché si dovrebbero acquistare prodotti sfusi? Quali sono i vantaggi?

I vantaggi degli sfusi sono principalmente ambientali, sociali ed economici. Ambientali perché viene ridotta le quantità di risorse naturali usate ed i rifiuti prodotti; sociali perché acquistando prodotti sfusi si incentiva l’economia di vicinato delle piccole e medie imprese; ed economici perché, a parità di qualità, i prodotti sfusi costano meno.

Sfusitalia: online i negozi eco-friendy d’Italia [Intervista]

Come è cambiato Sfusitalia con il Covid-19? Ha registrato maggior consensi ed introiti?

Purtroppo il Covid ha aumentato drasticamente il consumo di prodotti usa e getta, dai guanti alle vaschette alimentari in plastica. Alcune persone sono convinte che i prodotti confezionati siano più sicuri di quelli sfusi, questo bias ha fatto si che molte persone siano tornate ad  acquistare prodotti imballati. Nonostante ciò questo settore continua a crescere, con una disponibilità sempre più ampia di tipologie di prodotti e produttori.

Come Sfusitalia ha deciso di presidiare i social?

Tramite i social Sfusitalia vuole sensibilizzare il pubblico riportando notizie sui danni ambientali dovuti alla produzione e lo smaltimento degli imballaggi. Cerchiamo di fare informazioni su prodotti alternativi meno dannosi per noi e l’ambiente, sensibilizzando e spiegando come l’azione del singolo individuo possa davvero fare la differenza.

Sfusitalia: online i negozi eco-friendy d’Italia [Intervista]

Come è strutturato il blog di Sfusitalia e come viene gestito? Quali contenuti vengono postati? Anche dei blog post te ne occupi tu?

Gli articoli di Sfusitalia vengono redatti da Michele Luciani, un amico di vecchia data che si occupa di copywriting. Insieme cerchiamo argomenti interessanti riguardo a varie problematiche ambientali, ai prodotti sfusi o a progetti virtuosi. Microplastiche, prodotti monouso, discariche, bioplastiche sono alcuni dei temi che abbiamo affrontato fin’ora.

Sfusitalia: online i negozi eco-friendy d’Italia [Intervista]

Quali sono i piccoli cambiamenti che ognuno dovrebbe adottare nella propria quotidianità per avere benefici sull’ambiente nel lungo termine e quindi anche sulla nostra salute?

Sono tanti i piccoli cambiamenti che possiamo abbracciare per contribuire a ridurre i danni ambientali e di salute. A dispetto di quel che pensano molti, non è la plastica che va eliminata, bensì l’usa e getta. Dobbiamo ragionare in termini di consumo di risorse e materie prime, che sia di vetro, di carta, di alluminio o di plastica l’imballaggio consuma preziose risorse naturali in tutte le fasi di lavorazione: estrazione, raffinazione, trasporto, distribuzione e lo smaltimento.

Sfusitalia: online i negozi eco-friendy d’Italia [Intervista]

Possiamo usare la borraccia, autoprodurre cosmetici e prodotti per la casa, comprare biologico a km zero, possiamo comprare vestiti di seconda mano o organizzare i cosiddetti “swap party”. Ogni piccola azione può davvero fare la differenza.

Sostenibilità, green economy, economia circolare: come le imprese ed i negozi potrebbero contribuire a migliorare il tessuto economico-sociale, rivestendo così anche un ruolo sociale?

Solitamente i negozi che offrono prodotti sfusi sono anche attenti alla provenienza delle merci, prediligendo il made in Italy che rispetta i diritti dei lavoratori. Alcuni produttori sono attenti al concetto di economia circolare e son riusciti a trasformare uno scarto come l’olio esausto in una risorsa per produrre detersivi. Queste sono le attività più virtuose perché, non solo riducono la quantità di risorse consumate contribuendo alla salvaguardia dei nostri ecosistemi, ma riducono anche la quantità di rifiuti immessi nell’ambiente. La trasformazione dell’attuale modello di economia lineare in circolare può giovare non solo all’azienda e all’ambiente, ma anche al tessuto sociale.

Sfusitalia: online i negozi eco-friendy d’Italia [Intervista]
Quando entriamo in un supermercato siamo un numero, se invece entriamo in una sfuseria solitamente troviamo proprietari accoglienti e desiderosi di aiutarci e di informarci. Credo fermamente che questo tipo di rapporto che si tesse può riavvicinarci umanamente a livello territoriale. Quando scegliamo di spendere i nostri soldi in una sfuseria di quartiere e non in un supermercato di chissà quale nazionalità, miglioriamo sia l’aspetto sociale che quello economico locale.

 

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