Il trend del momento è una nuova “sfida” che impazza sui social: #10YearChallenge.
Per partecipare al gioco di revival che è divenuto virale, in particolare su Facebook, Twitter ed Instagram, basta postare due foto, una accanto all’altra, una scattata nel 2009 e l’altra nel 2019, preferibilmente in un collage.
Ma perché proprio il 2009?
Bisogna rispolverare dal cassetto digitale dei ricordi o dagli album di Facebook, proprio l’anno 2009 perché fu l’anno di svolta per i social, in particolare proprio Facebook che cambiò irrevocabilmente le nostre vite e quotidianità, ed ebbe un boom, divenendo popolare e di massa raggiungendo la soglia dei 10 milioni di iscritti in Italia. E non a caso questo trend è iniziato a spopolare alla soglia del suo 15esimo compleanno che ricorre proprio il 4 febbraio. E sempre nel febbraio 2009 comparve su Facebook quel simbolo che indica un apprezzamento di un post e che avrebbe rivoluzionato i social, quell’icona col pollice alto: il Like.
Nonostante gli scandali di Cambridge Analytica, le influenze nel voto americano e le vicende similari sul trattamento dei dati da parte del social in blu, è la piattaforma numero uno al mondo che impera coi suoi 2.271 iscritti e 31.00 milioni di audience pubblicitaria (utenti attivi mensilmente), secondo i dati riportati dall’ottava edizione di Digital 2019, l’indagine di We Are Social, ed Hootsuite, piattaforma leader nel settore del social media management.
#10YearChallenge: il tormentone social del momento
La Ten Year Challenge si è diffusa con diversi hashtag con e senza s, ma anche #GlowUp, “L’essere raggiante”, #Me10YearsAgo, “Me 10 anni fa”, #HowHardDidAgingHitYou , “Quanto la vecchiaia ti ha duramente colpito”.
Su Facebook sono nate a pioggia anche pagine dedicate alla 10 Year Challenge, che mettono a confronto le foto coi dipinti più somiglianti al soggetto fotografato, innescando meme divertenti ed esilaranti, post di intrattenimento e di svago, ma anche riflessioni sui cambiamenti intercorsi lungo i dieci anni in diversi ambiti e settori, come ad esempio nel mondo della musica, del calcio, dell’informatica e per le azienda la modifica di prodotti, di loghi.
Un fenomeno che ha creato una moda virale che si è subito diffusa a macchia d’olio su Instagram e Twitter, coinvolgendo personaggi famosi, calciatori, campioni del Moto GP, influencer.
Proprio nessuno ha saputo dir di no al potere ammaliatore della #10YearChallenge: da Gigi Buffon a Francesco Totti, da Giorgio Chiellini a Paul Pogda, da Rafael Nadal a Marc Marquez, da Jennifer Lopez a Madonna, da Simona Ventura a Caterina Balivo, da Chiara Ferragni a Mariano di Vaio, passando per tematiche più “serie” come l’inquinamento ambientale, i cambiamenti climatici e varie campagne di impegno nel sociale.
#10YearChallenge: un tormentone social pericoloso?
Un tweet della scrittrice e giornalista statunitense Kate O’Neill, ha sollevato la perplessità sull’uso che Facebook potrebbe fare di queste immagini, avallando l’idea che fornendo tutte queste foto potrebbe essere una modalità per migliorare gli algoritmi di riconoscimento facciale. Infatti, per rendere efficace un’intelligenza artificiale occorrono molti dati specifici come delle foto personali collocate nel tempo. E la vera pericolosità consisterebbe nel fatto che il riconoscimento facciale può divenire un’arma per la sorveglianza di massa.
Ma come i brand hanno utilizzato a proprio vantaggio questa nuova moda social?
TIMOCOM, un’azienda impegnata nello sviluppo di soluzioni digital nel settore dei trasporti e della logistica, “approfitta” dell’hashtag #10YearChallenge per sottolineare l’evoluzione del logo, così come Caffè Caroli.
Il Mulino Bianco per i suoi gustosi Baiocchi ha optato per la #10minuteschallenge in quanto non si resiste alla bontà dei biscotti del suo brand per più di dieci minuti. Post, che ha fatto un boom di engagement oltre 18 mila reaction, 514 commenti e 771 condivisioni.
KitKat posta invece un video con le differenze tra il 2009 ed il 2019 marcando la pluralità dei gusti per il break, raggiungendo oltre 32mila visualizzazioni.
Kinder Choco-fres, invece, muta la forma conservando il gusto, ma i commenti dei fan bocciano l’idea, ottenendo comunque 996 condivisioni e circa 20 mila reaction.
Makita, società produttrice di attrezzature e macchine utensili professionali giapponese , mette a confronto un avvitatore ad impulsi nella sua evoluzione, così come fa Acer che punta sui cambiamenti innovativi del prodotto.
Mentre Schoolr, la piattaforma per svolgere lezioni e ripetizioni online, che offre il supporto di oltre 200 tutor, punta ad evidenziare come web ed app abbiano cambiato la ricerca di prof con cui fare ripetizioni.
Il trend nel trend: l’uovo da record di Instagram e la #10YearChallenge
Se una volta c’era l’ovetto di cioccolata con tanto di sorpresa, nel 2019 si passa all’uovo, re incontrastato di Instagram, divenuta a gennaio del nuovo anno la foto con più like al mondo. “Eugene”, l’uovo che può vantare oltre 52 milioni di like per una foto e 10 milioni di follower complessivi sulla pagina Instagram che è stata creata “world_record_egg”. L’ideatore dell’uovo dei record sul social fotografico, rivelato solo recentemente, è un ventinovenne londinese che lavora per l’agenzia pubblicitaria The & Partnership: Chris Godfrey.
E l’uovo con più like al mondo ritorna questa volta in versione make up, sottolineando il passaggio dalla moda delle sopracciglia sottili e ad ala di gabbiano a sopracciglia spesse ma curate, marcate e ben definite.
Conclusioni
Questa sfida social del 2019 punta al revival e sull’onda della nostalgia, va a creare un racconto collettivo visual, fatto per lo più di immagini, marcando le differenza tra ieri e oggi, da quel che è stato e quel che è, dividendoci tra passato e presente, ma confermando fondamentalmente la natura narcisistica dei social e dei selfie.
Il revival del “come eravamo” diventa virale testimoniando che seppur avanzano gli anni e l’evoluzione e l’aggiornamento di piattaforme, social network ed app, e si affermano realtà aumentata e realtà virtuale e l’innovazione 4.0, aleggia sempre quell’aria di malinconia e di autocelebrazione: presente, passato e futuro son sempre più interconessi ed imprescindibili.
E a beneficiarne sono i brand che “approfittano” e con azioni sottili ed argute di social media marketing ed instant marketing riescono ad intrattenere, informare, raggiungere nuovi clienti ed incrementare il tasso di coinvolgimento dei propri fan.
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Io non ho partecipato, ma lo confesso, stavo per. Poi non ho trovato una foto del 2009 e in quelle successive avevo tipo 6 chili in meno quindi come dire, ho mollato il colpo. Comunque post interessantissimo, io poi non conoscevo le versioni dei brand quindi ho letto tutto con grande curiosità!
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Grazie mille!!! Sono contenta che l’hai letto con interesse e piacere! 🙂
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Ecco, ora ho capito. Ancora una volta devo ringraziarti per avermi fatto comprendere fino in fondo la novità del momento. Il perchè è nata e dove può portare. Fino ad ora non ho partecipato all’iniziativa, ma credo di farlo presto in modo ironico, ovviamente 🙂
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Grazie di cuore!!! Buon divertimento! 😉
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