L’edizione straordinaria, di sabato, del blog GioDiT come sempre dà spazio a progetti altamente innovativi e capaci di creare cortocircuiti e soprattutto capaci di influenzare fortemente le nostre vite quotidiane.
Questo weekend approdiamo a Roma e tra un’amatriciana e una cacio e pepe, che sono d’obbligo, facciamo tappa alla Camera di Commercio della capitale, ad accoglierci c’è Adriano che è il primo dipendente robot della Pubblica Amministrazione italiana.
Adriano: il nuovo dipendente robot della CCIAA di Roma
Figlio dell’era segnata dal dilagare dell’Intelligenza Artificiale e delle tecnologie innovative, Adriano è un robot dalle sembianze umanoidi, equipaggiato con sensori per la Computer Vision e muscoli artificiali che gli consentono di interagire in modo fluido e delicato con l’ambiente circostante e con le persone.
È pronto ad accogliere imprenditori, professionisti, cittadini e turisti, nella prestigiosa sede storica della Camera di Commercio di Roma, il Tempio di Vibia Sabina e Adriano.
Il suo compito è infatti fornire informazioni, in italiano e inglese, sulla storia di Roma e sul sito storico della Camera di Commercio. Ma il robot non si limita alla comunicazione verbale ma può anche stringere le mani come un vero gentleman e manipolare oggetti, come un vero e proprio impiegato.
Adriano non è solo un freddo e statico umanoide, ma è un simpatico robot capace anche di esprimere emozioni attraverso una mimica facciale realistica, in grado di adattare le sue espressioni in base alla situazione specifica.
Adriano: eccellenza tecnologica e scientifica
Il progetto, fortemente voluto dalla Camera di Commercio di Roma, nasce della collaborazione tra le eccellenze italiane nei campi della robotica e dell’Intelligenza Artificiale.
L’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) si è adoperato allo sviluppo hardware e software della piattaforma robotica, mentre qbrobotics, spin off dell’Istituto Italiano di Tecnologia e dell’Università di Pisa, guidata dal Ceo Fabio Bonomo, si è focalizzato sulla progettazione e realizzazione dei componenti hardware del robot.
Il progetto vede il coinvolgimento anche dell’università “La Sapienza”, in particolare del Dipartimento di Ingegneria Informatica, Automatica e Gestionale “A. Ruberti”, per lo sviluppo delle funzionalità per garantire l’autonomia del robot, per effettuare il salto innovativo d’eccellenza dalla teleoperatività all’autonomia.
Ed è stato sviluppato anche in sinergia con Babelscape, start up dell’Università “La Sapienza”, guidata dal Ceo Roberto Navigli, che si è concentrata sull’elaborazione e produzione del linguaggio
Inoltre, i professori Antonio Bicchi e Bruno Siciliano, che sono stati coinvolti in questo progetto d’avanguardia sono stati insigniti del prestigioso titolo internazionale di “Pionieri della Robotica e dell’Automazione” dalla Società mondiale di Robotica e del prestigioso “Synergy Grant”, un titolo e un finanziamento dell’Unione Europea per progetti di ricerca altamente innovativi, competitivi e sperimentali.
Presto sarà offerta anche un’esperienza immersiva unica per permettere la visita da remoto del Tempio di Vibia Sabina e Adriano: il robot, muovendosi e interagendo con l’ambiente circostante per conto dell’utente, mostrerà in tempo reale dettagli e reperti storici.
Gli assistenti virtuali della CCIAA Roma
Sul sito della Camera di Commercio di Roma si può dialogare tramite chat, con la possibilità di ascoltare anche la versione audio, con Adriano e Sabina, i nuovi assistenti virtuali basati su Intelligenza Artificiale che forniscono risposte agli utenti, anche in altre lingue, e per ora sono specializzati in tre ambiti tematici: diritto annuale, sanzioni amministrative e guida alle attività economiche.
Inoltre la CCIAA di Roma ha un canale WhatsApp attivo per comunicare in modo rapido ed efficace con imprese e cittadini ed informarli in tempo reale di iniziative di finanziamento, opportunità per la valorizzazione delle realtà imprenditoriali e dei prodotti del territorio, e di approfondimento con rubriche varie tra cui “RoMani d’autore” per un video storytelling dedicato al lavoro artigianale della capitale, come ad esempio il calzolaio che con l’arte delle sue mani dà nuova vita alle scarpe consunte dal cammino della vita.
La PA e l’IA: un matrimonio da favola?
L’IA non può non coinvolgere anche la PA, oltre la Camera di Commercio di Roma, altre istituzioni pubbliche hanno integrato chatbot basati dull’Intelligenza Artificiale generativa, non caso l’AI è sbarcata anche sui social, compreso WhatsApp col suo ultimo aggiornamento.
L’apriprista dei chatbot integrati sul sito della PA è stato lo scorso anno l’INPS che lanciò un assistente virtuale che aiuta gli utenti aiuta a orientarsi tra le prestazioni e i servizi offerti, come ad esempio l’assegno unico e universale.
Altro case study da citare è “Camilla” che nasce dalla collaborazione fra Formez (Centro servizi, assistenza, studi e formazione per l’ammodernamento delle PA) e CSI Piemonte che è il risultato di un lavoro di oltre 500 test, da parte di una task force composta da 14 funzionari Formez, con età media di 32 anni.
Camilla è un avatar metahuman, realizzato con modelli grafici avanzati, che aiuta i cittadini ad orientarsi più facilmente nel mondo dei concorsi pubblici. L’IA generativa permette sia un’interazione vocale, sia “voce-testo” sia “testo-voce”. È prevista anche una webapp per interagire via chat con l’assistente.
Oltre ad essere un trend, l’adozione dell’Intelligenza Artificiale da parte della PA consente di customizzare i servizi in base alle singole esigenze, automatizzare i processi ripetitivi e manuali, rinforzare il principio di trasparenza dei processi amministrativi e di accountability, facilitando l’accesso agli atti e rendendo i cittadini più informati, coinvolti, rendendoli più attivi nel controllo, aumentando così la lotta alla corruzione nella pubblica amministrazione.
Il 20 marzo 2025 il Senato ha approvato il disegno di legge delega sull’Intellingenza Artificiale nella PA composta da 28 articoli che prevedono un allineamento con l’“AI Act” e definiscono la governance italiana per uno sviluppo corretto e trasparente dell’IA, che ora passa all’esame della Camera.
Conclusioni
L’IA coinvolge e trasforma ogni ambito e settore, pubblico e privato, dalla sanità alla scuola fino alle Camere di Commercio.
Adriano è un ottimo case study tecnologicamente avanzato in quanto si è passati da un avatar teleguidato a un vero e proprio robot autonomo e col passare del tempo accumulerà sempre più informazioni e conoscenze e saranno perfezionati movimenti e interazioni.
E chissà se saprà sviluppare anche l’empatia come il robot Rozzum 7134 nel film di animazione “Il robot selvaggio” firmato da Chris Sanders, che su consigli dell’astuta volpe Fink, cercherà di allevare ed insegnare ad un’oca che, crede che il robot sia sua madre, a volare, in tempo per la migrazione.
Occorre sempre più una deontologia e una forte etica per guidare (verso il bene comune) l’IA e i robot che nel prossimo futuro, non tanto lontano oramai, saranno al nostro fianco per aiutarci in tutti i compiti della vita quotidiana, da quelli domestici a quelli lavorativi e saranno le badanti dei nostri figlie e genitori, in un mondo dove l’età anagrafica avanza sempre più.
In chiusura vi lascio con la citazione dell’ultimissimo film sci-fi “The Electric State” con Millie Bobby Brown e Chris Pratt. La bionda protagonista, Michelle enuncia il suo discorso commosso sulle note di Wonderwall degli Oasis, guardando a un futuro diverso fatto di comprensione e connessioni, anche tra umani e robot:
“La vita reale è contatto, siamo io e voi. Siamo carne e ossa, sì, ma siamo anche elettricità. E quando ci abbracciamo, ridiamo, ci teniamo per mano e discutiamo, le mie particelle restano con voi e le vostre con me. E magari resteremo insieme per sempre, ma non può accadere se vi isolate”.
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GioDiT 