Siam giunti a novembre inoltrato di un anno un po’ particolare il “venti venti”, data palindroma che ha segnato il globo terraqueo, tanto che stranamente ancora non si respira l’aria natalizia, sarà l’effetto degli strati di mascherine protettive. Ma è tempo di iniziare a guardare al nuovo anno, accendendo la speranza e la creatività per superare difficoltà di ogni ordine e grado.
Quest’oggi andremo alla scoperta dei social media trends del 2021 e ci soffermeremo su Koji, TikTok ed Instagram Reels spero non mi abbandonerai lungo il percorso, tra dati, video, informazioni, qualche tecnicismo, case studies, ma spero anche di strapparti qualche sorriso… allaccia le cinture si parte.
Social Media Trends 2021: Il remix come nuovo UGC
La famosa piattaforma di social media monitoring Talkwalker, insieme al celebre tool di InboudMarketing HubSpot, per la terza volta mi ha chiesto di prendere parte alla stesura dei trend 2021 in ambito social e digital, insieme a tanti big del settore a livello nazionale ed internazionale. Mi sono soffermata sul dominio indiscusso di Koji e TikTok che promuoveranno la cultura della personalizzazione e del remix.

Ci saranno a gogò personalizzazioni creative di gif, tipo gif incorporate in Tv col tubo catodico o in GameBoy in stile anni 90, creativi ed esilaranti meme, giochi e quiz da mescolare in campagne marketing, selfie e playback usando infiniti effetti speciali, sdoppiamenti, disegni in movimento, slow motion, ed ovviamente hashtag challenge.
Un nuovo UGC (User Generated Content, contenuto generato dagli utenti), è all’orizzonte che crea corti circuiti tra media convenzionali e media non convenzionali e che appartengono a epoche differenti.
Un nuovo UGC conquisterà e coinvolgerà i consumatori, sempre più creatori digitali, comunicando con la stessa lingua della nicchia target (Consumer Generated Media) ed utilizzando il Grassroot Marketing, favorendo così un rapporto coi brand che sarà orizzontale e proficuo nel medio-lungo periodo.
Come rivelo lo studio di Talkwalker, le mention relative a “remix” collegate alle piattaforme TikTok e Koji, sono aumentate durante il lockdown da COVID-19.
UGC: i consumatori diventano prosumer e protagonisti
I mercati sono diventati conversazioni, webnavigator e social addicted scrivono recensioni, opinioni varie, scattano foto e registrano video, partecipano alle community online e alle discussioni in rete su prodotti, aziende, brand, esperienze di consumo e di post-vendita.
Inoltre, l’aumento delle vendite online viaggia di pari passo col coinvolgimento del consumatore che diventa prosumer e (co)protagonista, è chiamato in causa sempre più per offrire contenuti originali, per creare insieme al brand significato, valore e condivisione, in cambio di fiducia, divertimento, visibilità così che può sbizzarrirsi con video, Realtà Aumentata, Realtà Virtuale, template, foto, video, giochi anche in 3D, tutti sempre coerenti col business core delle impese.
Incentivare l’UGC e la creatività dei consumatori e dei webnavigator diventerà, quindi, la prassi: i brand lasceranno che siano i loro clienti a parlar e mostrar di sè. Infatti, i contenuti creati dagli utenti registrano il 28% in più di engagement rispetto ai classici contenuti brandizzati.
Inoltre, secondo uno studio effettuato da Olapic, il 70% degli intervistati negli Stati Uniti ed il 53% in Europa ha rivelato che sarebbe più propenso ad acquistare un prodotto dopo aver visto online un’immagine o un video positivi o facilmente riconoscibile pubblicati da altri consumatori.
Quindi, l’UGC è considerato più affidabile, credibile ed “onesto” rispetto alle tradizioni forme di comunicazione e marketing.
Ma bisogna monitorare minuziosamente questo tipo di contenuti per frenare e bloccare sul nascere eventuali “creazioni” che potrebbero nuocere all’immagine ed alla reputazione del brand, evitando tempestivamente che diventino virali.
GoPro ad esempio ha creato una landingpage con relativo hashtag, con le conversazioni dei suoi “aficionados” incentrate sul concetto di esperienza mediata da un prodotto del marchio stesso. I contenuti generati dagli utenti divengono una parte fondamentale della strategia di marketing, collezionando e pubblicando in modo altamente selettivo, foto e video acquisiti con dispositivi GoPro e proponendo ai suoi fan diverse challenge, incentivando ad utilizzare anche TikTok.
Mentre, Arcaplanet ad aprile scorso coinvolgeva i fan dei propri canali social, nel creare un breve video con il proprio animale domestico per entrare a far parte del nuovo spot “Your Pet Stories”. Questa “collaborazione” ha dato vita ad uno spot televisivo on air da maggio coi contenuti generati dagli utenti, realizzato insieme alla società di comunicazione Alkemy.
Il remix non è solo per dj: Koji e meme
Come ha affermato il CEO di Koji, Dmitry Shapiro: “Il remix dona alla gente comune il potere di valorizzare il contesto e l’espressione di sé”.
Koji è una piattaforma nata da una start up di San Diego che permette di modificare, personalizzare, remixare e di creare facilmente meme interattivi, giochi, quiz e altri contenuti user genereted, monetizzando anche, per poi condividere le proprie produzioni su qualsiasi social.

Valentina Tanzillo, collega espertissima ed inossidabile, amica di vecchia data di cui ho un ricordo affettuosissimo legato agli anni all’università, sempre per Talkwalker e HubSpot nel rapporto sui Social Media Trends 2021, a tal proposito introduce il “remix degli elementi legati alla cultura pop”, sostenendo che la parola d’ordine del 2021 sia “sperimentazione“.

I meme in particolare, a luglio 2020 hanno registrato un incremento del 26% secondo TalkWalker pari a 24,9 milioni di mention, è un contenuto creativo, ironico e irriverente che è ad alta replicabilità e diventa virale sul web. Sono un remix, una rielaborazione di scene di film, serie, programmi TV, quadri, fatti di cronaca e riguardano anche politici, attori e personaggi famosi.

Dall’iconica facepalm del capitano Jean Luc Picard della celeberrima scena di “Star Trek” al sorrisone sarcastico di Willy Wonka de “La fabbrica di cioccolato”, all’omino stilizzato di nome Bill, seduto alla scrivania, davanti a un computer a John Travolta confuso direttamente da Pulp Fiction saremo sempre più invasi da questo tipo di UGC e dalle sue variazioni e remix.
Nel corso del 2021 ci sarà un uso sempre più massiccio di meme, in tutti i tipi di formato ed estensioni.
Ecco uno dei meme, in formato video su TikTok, sulle gettonatissime ed esclusive scarpe lanciate da Lidl che ha infiammato le discussioni sul web e sui social. E a seguire un video bello ritmato e spiritoso….
Coreografie, beauty, food, fotografia, videogiochi, psicologia, lipsync ovvero gioco di doppiaggi e playback di canzoni, film, dialoghi tratti da programmi televisivi, ma anche pulizie di casa, proposte di matrimonio audaci, gattini e cani in scenette comiche … con TikTok ce ne è davvero per tutti i gusti.
Immediatezza, incisività, originalità: si hanno dai 15 ai 60 secondi per essere indimenticabili, guadagnarsi una pioggia di like e divenire virali. Con TikTok occorrono poche parole, meglio se hashtag (anche nelle didascalie massimo 150 caratteri), pochi virtuosismi, ma facilita la creatività e la collaborazione.
Non è solo il social della Gen-Z, l’app dei ragazzini e dei balletti, anche brand e istituzioni di vari ambiti vi sono sbarcati: dal Metropolitan Museum of Art agli Uffizi che nei video ha dato anima e vita alle statue ed ai dipinti che custodisce, dal Washinhgton Post allla BBc Radio 1.Neanche il terzo settore può mancare, dal World Economic Forum alla Croce Rossa fino all’organizzazione mondiale della sanità, World Health Organization (@who),e nella giornata mondiale della salute mentale, TikTok si adoperato per la causa.

I primati di TikTok: statistiche
TikTok è stato lanciato nel settembre 2016, inizialmente col nome musical.ly, ed è l’evoluzione dell’idea degli imprenditori cinesi Alex Zhu e Luyu Yang che inizialmente realizzano una piattaforma per la condivisione di brevi video educational. Poi l’azienda cinese ByteDance ha acquistato musical.ly unendo le due piattaforme costituendo nel 2018 TikTok.
La piattaforma di video sharing è in continua crescita ed evoluzione, ha conquistato la Generazione Z, ma come ogni novità affascina i giovanissimi nella fase iniziale ma poi entra in scena anche un target più adulto.
Durante il primo trimestre del 2020 TikTok ha generato un numero di download superiore a qualsiasi altra applicazione. Ha raggiunto oltre 315 milioni di installazioni su App Store e Google Play.
TikTok si è classificato al quarto posto nell’elenco delle app per iPhone più scaricate nel 2019, secondo quanto riportato da Mashable.
Secondo le stime dell’Influencer MarketingHub, TikTok è disponibile in 141 Paesi ed in 39 lingue, ha i più alti tassi di coinvolgimento analizzando 100.000 profili di influencer, ha 119 milioni di utenti attivi in India ed è molto popolare nei paesi asiatici, gli utenti attivi giornalieri in Cina sono 8.800 milioni, il 90% degli utenti utilizza l’app più volte al giorno.
Negli Stati Uniti il 25,8% ha un’età compresa tra i 18 e 24 anni e le donne che utilizzano l’app risultano essere 2 milioni in più (8,2 milioni) rispetto agli uomini (6,1 milioni).
Secondo la classifica di SensorTower solo nel mese di settembre ha raggiunto un totale di 61,1 milioni di installazioni, ha registrato il maggior successo in Brasile con l’11% dei download, seguita dagli Stati Uniti con il 9%.
Ad Ottobre 2020 secondo le stime di WeareSocial e Hootsuite, sono 689milioni le persone che utilizzano l’app a livello globale di cui 53% sono uomini e 47% donne.

L’utente medio trascorre 52 minuti al giorno su TikTok, il 90% accede almeno una volta al giorno, i 50 utenti più popolari dell’app di video sharing ha quasi 500 milioni di follower, e gli influencer con 2,5 milioni di follower guadagnano mille dollari per post, secondo le statistiche pubblicate da Alessio Atria su LinkedIn.
Come funziona TikTok
Aprendo l’app, nel menù in basso compare “Home”, “Scopri”, “In arrivo”, “Me” ed al centro il pulsante per aggiungere un nuovo video. Ma ci sono diverse modalità per cercare e guardare nuovi video dai “Seguiti” in alto a sinistra o “Per te” in alto a destra, o in base al suono, ad un effetto in particolare o con uno specifico hashtag.
TikTok permette di fare live, rispondere ai commenti con dei video, inserire le scritte nei video e prevede anche le funzioni “duetti” per registrare un video in risposta alla clip di un altro tiktoker, come gesti sincronizzati e speculari e “stitch” che permette di tagliare un video e registrare un finale nuovo e condividere la creazione.
Per commentare un video basta cliccare la nuvoletta sulla destra o aggiungi commento in fondo al video, si può taggare un altro amico, inoltre si può salvare ai preferiti, si può condividere, usarlo per un duetto, se il creator lo consente, nel momento dell’impostazione della privacy relativa al post.
Tanti gli effetti per creare video sorprendenti come green screen video, goccia d’acqua, schermo verde, simplemakeup, filtro a pellicola, polvere d’oro, blingbling.
Uno dei tratti distintivi di TikTok sono le Challenge, vere e proprie sfide dai temi più disparati, per partecipare basta seguire l’hashatag in questione.
Burberry sbarca a giugno 2019 su TikTok ed oggi cha 23.5 k followers, ha lanciato la sua #TBchallenge invitando i seguaci a filmarsi, ricreando il logo TB con le mani.
Furla approda su TikTok proponendo la challenge che mixa colore e danza a colpi di #furladance, invitando i creator di TikTok alla challenge che ha raggiunto 550milioni di visualizzazioni.
Ci sono anche challenge pericolose come la Benadryl Challenge che ha preoccupato genitori e addetti ai lavori, che consiste di imbottirsi di un farmaco antistaminico, il Benadryl per l’appunto, con pericolosi effetti indesiderati. TikTok ha infatti ampliato il “parental ccontrol” per limitare le attività sulla piattaforma ai minorenni.
Mentre al polo opposto si posiziona #ImparaconTikTok che colleziona video con conoscenze, consigli, trucchi, tecniche su qualsiasi argomento.
Diretto competitor di TikTok è Reel che Zuckerbeng ha lanciato ad agosto 2020 su Instagram che permette di condividere video di 15 secondi con effetti speciali.
Altro agguerrito concorrente di TikTok è Triller, app lanciata nel 2015 con 250 milioni di download ed ha ammaliato soprattutto webnavigators degli Stati Uniti dove erano pronti a emigrare su questa nuova piattaforma emergente e molti già avevano iniziato a traslocare all’indomani del banner dell’amministrazione americana che voleva impedire l’accesso al social cinese considerando il suo utilizzo una minaccia alla sicurezza nazionale, dopo il blocco in India.

Instagram Reels
Reels è una funzione che permette di registrare e pubblicare su Instagram brevissimi video (15 o massimo 30 secondi) con audio, filtri speciali ed effetti in Realtà Aumentata con la possibilità di modificarne anche la velocità. L’icona di Reel è una sorta di ciak cinematografico che col nuovo rilascio di layout grafico, è messo in evidenza nel menù in basso, insieme alla sezione Shopping, e pubblicando in modalità “pubblico” comparirà nella sezione “Esplora” consentendo di raggiungere un pubblico molto molto più vasto.
TikTok vs Instagram Reels
Reel di Instagram è una singola funzionalità ma per utilizzarla è indispensabile avere un profilo e quindi essere registrati al social di visual storytelling, mentre TikTok è una piattaforma a sè stante, ma per visualizzare i suoi video non occorre avere un proprio account, risultando una piattaforma open dedicata alla creazione di contenuti video che è accessibile e fruibile da tutti.
Inoltre la durata è diversa per un massimo rispettivamente di 30 e 60 secondi, ed anche la sezione “Esplora” degli Instagrm Reels è ben diversa dal feed proposto da TikTok, che come abbiamo visto è ben curato e dettagliato.
Conclusioni
L’app social di video-sharing cinese non ha rivali perché coinvolge nicchie ben specifiche e sa ammaliare grandi e piccini, grazie al potente algoritmo che è in grado di incollarti e trascinarti nel vortice del suo meccanismo, inducendoti a trascorrere sempre più tempo sulla piattaforma, anche perché qualsiasi contenuto può divenire virale con un ritorno immediato con milioni di like e k visualizzazioni, conferendo facilmente visibilità a tutti, ragazzetti, imprese, brand, musei, influencer e a chi aspira ad entrare nel mondo dello spettacolo.
Ma la strada è già tracciata… TikTok intraprenderà sempre più la strada del marketing e del social commerce e come Instagram permetterà sicuramente di acquistare direttamente in app.
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