Come comunicare al meglio il tema dei vaccini, in un periodo in cui il no vax sta prendendo piede?
La legge che obbliga la vaccinazione pena l’esclusione dalla scuola e multe, ha intensificato e messo in marcia il movimento antivaccinista che accusano i vaccini di autismo, sindromi autoimmuni ed altre patologie, di voler aumentare i profitti delle aziende farmaceutiche e che il numero di vaccini per un neonato sono eccessivi e non riescono neanche ad assorbirli. Il dibattito pubblico che coinvolge la società e la politica, è aperto, si inasprisce sempre più e coinvolge anche i social ed il web, diffondendo spesso un’informazione distorta.
Ed in questa cornice si va ad inserire la seconda edizione di #PerchèSì, contest ed hackathon promossi da Sanofi Pasteur per rendere virali buone idee, progetti e promuovere la cultura della prevenzione, della comunicazione medico-scientifica, mettendo al centro il valore per la persona e la sanità pubblica.
L’informazione dei vaccini passa per il web ed i social
Secondo la recente analisi “I vaccini per l’infanzia sul web” condotta dall’Health Web Observatory, il tema dei vaccini è fortemente presente sul web con un ruolo preponderante giocato dai social media. Sono state monitorate keywords centrate sul tema e sono state rinvenute oltre 39.508 menzioni in totale in tre mesi.
Gli utenti cercano informazioni sui social nel 60% dei casi, in particolare da Twitter (31%) e Facebook (20%), rispetto al 40% relativo ai siti web. Il sentiment che emerge sul web è prevalentemente negativo (44% del totale delle menzioni) anche se seguito da una percentuale poco minore risulta essere neutrale (40%), mentre solo il 16% risulta positivo. Comunque sono positive le menzioni da parte di oltre 3milioni e 300mila utenti su Twitter e oltre 1 milione e 100mila su Facebook.
Ad informarsi in rete per quanto riguarda le tematiche relative ai vaccini sono soprattutto utenti di una fascia di età intermedia, probabilmente genitori: il 30% appartiene alla fascia tra i 45 e i 54 anni ed il 23% quella tra i 35 i 44 anni. L’attenzione è particolarmente elevata nel Friuli, seguito da Valle d’Aosta, Marche, Lazio e Veneto.
L’importanza e la sicurezza dei vaccini
Ma a che cosa servono i vaccini? Sono sicure le vaccinazioni?
I vaccini aiutano il sistema di difesa dell’organismo, il sistema immunitario, attraverso l’ausilio degli antigeni, a sviluppare anticorpi per combattere e fermare virus, batteri e malattie. La ricerca individua quindi l’antigene (parte inattiva o frammentata o purificata di virus o batteri) con centinaia di test e controlli, con verifica anche dei laboratori. La sicurezza dei vaccini viene monitorata costantemente secondo le leggi internazionali e la rete internazionale di vigilanza che monitora anche segnalazioni di effetti collaterali, oltre ad aver la supervisione e le autorizzazioni da enti nazionali ed internazionali come AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) ed EMA (European Medicines Agency).
Sanofi Pasteur & la comunicazione efficace sui vaccini
La società biofarmaceutica Sanofi è molto attiva sui social ed è una realtà aperta ed attenta all’innovazione scientifica che trasforma in soluzioni per i bisogni terapeutici e per la salute delle persone in tutto il mondo. Infatti risulta la Best social company 2018, premiata ad ottobre scorso sul palco dello Spazio Novecento a Roma nell’ambito della sesta edizione di AboutPharma Digital Awards 2018. Inoltre, il progetto #Perchésì è stato premiato nella categoria “Progetti di digitalizzazione delle industrie lifescience/Multichannel e social marketing”.
Il progetto #PerchéSì è promosso da Sanofi Pasteur, divisione vaccini dell’industria farmaceutica Sanofi, e comprende un contest ed il primo hackathon italiano dedicato alla corretta ed efficace comunicazione in ambito vaccinale.
Il contest #PerchéSì
Il contest #PerchéSì intende accedere i riflettori sulle migliori campagne di comunicazione sui vaccini attivate negli ultimi 18 mesi, da parte di operatori della sanità pubblica (Asl, ospedali, cliniche, distretti sanitari), università, associazioni, società scientifiche e giovani creativi.
C’è tempo fino al 30 aprile per caricare il proprio progetto sul sito Laboratorioperchesi.it. I dieci finalisti parteciperanno, insieme a startupper e studenti, ai tavoli di lavoro dell’hackathon. Il 26 giugno sarà proclamato il progetto vincitore, che sarà valutato da una giuria composta dai rappresentanti del “Calendario per la Vita” e da esperti di sanità e comunicazione. I vincitori beneficeranno della partecipazione ad un master in comunicazione digitale promosso da Tree presso il Centro Copernico di Milano.
L’hackathon #PerchéSì
L’hackathon #PerchéSì è un laboratorio di idee per lavorare su nuove forme di comunicazione sui vaccini. Ci saranno 10 team, composti da creativi, designer, startupper, studenti e neolaureati in comunicazione medico-scientifica, freelance ed appassionati al mondo del visual, del video e della comunicazione che avranno a disposizione un giorno e mezzo per ideare e realizzare una campagna di comunicazione virale sul valore dei vaccini. Il team vincitore si aggiudicherà un viaggio-studio presso l’Institute of Interaction Design di Copenaghen.
Conclusioni
Il progetto coinvolge diversi attori del sistema e differenti stakeholder, per comunicare in modo nuovo ed innovativo, ma soprattutto in modo scientifico, autorevole, con semplicità, empatia ed efficacia, la prevenzione ed i vaccini per combattere le fake news ed incentivare la fiducia, evitando che la disinformazione che viaggia soprattutto sui social, minacci e trasmetta un’immagine falsata e negativa della vaccinazione.
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Un pensiero riguardo “#PerchéSì: la comunicazione sui vaccini diventa social ed innovativa”