Twitter e gli italiani: personalità ed interazioni

Twitter e gli italiani: personalità ed interazioni

Ciò che scriviamo sui social rivela chi siamo? Il nostro carattere, la nostra personalità ed interessi come si delineano in base a ciò che condividiamo sui social network?

Nell’ambito del master in Big Data Analytics & Social Mining dell’Università di Pisa sono stati delineati i tratti psicologici degli italiani in base alle condivisioni su Twitter, un campo nuovo di ricerca dove convergono teorie psicologiche, linguistica computazionale, psicometria, e tecniche di machine learning.

I tratti psicologici degli italiani su Twitter: lo studio

“La personalità su Twitter. Uno studio rivela i tratti psicologici degli italiani più seguiti sul social” è il progetto di Domenico Bianco, Francesco Grisolia e Mauro Mario Gentile, nato nell’ambito del master annuale per diventare data scientist, per cui sono stati utilizzati un software di analisi testuale automatizzata LIWC (Linguistic Inquiry and Word Count) e il modello Big Five per delineare i profili psicologici che si basa su cinque tratti fondamentali: apertura mentale, scrupolosità, estroversione, amabilità, nevroticità (OCEAN, acronimo di Openess, Conscientiousness, Extroversion, Agreeableness, Neuroticism).

Sono stati raccolti ed analizzati 14,2 milioni di account unici di lingua italiana e 1,7 miliardi di tweet in due mesi tra aprile e giugno 2017, determinando per utente, la locazione più frequente dei tweet.

Dall’analisi si evince che il nord-est della Penisola è l’area più organizzata e incline alla pianificazione, mentre a sud e nelle isole gli utenti sono risultati più nevrotici ed estroversi in particolare Puglia, Sicilia e Calabria. Invece l’area con maggiore apertura mentale è il Centro e le regioni con utenti più instabili emotivamente sono risultate Calabria, Friuli-Venezia Giulia e Liguria. Ed infine Val D’Aosta e Trentino Alto Adige si distinguono per spirito di progettazione e cooperazione.

Sono emersi 5 cluster, ovvero 5 gruppi di utenti italiani che si contraddistinguono per particolari valori e combinazioni di tratti psicologici.

Twitter e gli italiani: personalità ed interazioni

Gli equilibrati che presentano valori medi nei cinque tratti, e per la serie gli opposti si attraggono, seguono, ritwittano e menzionano prevalentemente i dispersivi che risultano essere lunatici ed inclini alle variazione di umore, poco orientati a pianificare e a cooperare, sono però i più popolari, quasi tutti li ritwittano e li menzionano.

I focalizzati sono aperti a nuove esperienze, orientati agli obiettivi e stabili a livello emotivo.

Gli innovatori si caratterizzano per la loro introversione ed assertività ma sono aperti alle novità. Dispersivi, focalizzati ed innovatori seguono principalmente i propri simili.

I conservatori, infine, che tendono a menzionare e ritwittare prevalentemente altri conservatori, risultano essere estroversi, aperti alla cooperazione ma non tanto al cambiamento.

Cosa ci dicono i tweet sui tratti psicologici dei personaggi più noti? E sugli account di aziende, enti pubblici e comunicazione?

Papa Francesco, Fiorello, Valentino Rossi, Emma Marrone, Simona Ventura sono tutti volti noti che rientrano nel cluster degli equilibrati.

Inoltre, Papa Francesco che condivide tweet molto spesso legati alla giustizia sociale e alle disuguaglianze globali è stato accostato a Michela Brambilla, in quanto entrambi hanno valori alti di estroversione e tendono ad esprimere emozioni positive.

 

I volti noti dello spettacolo “dispersivi” secondo lo studio, sono: Luca Bizzarri, Gerry Scotti, Mario Balotelli, Giuseppe Cruciani, Vittorio Feltri, Alessandro Gassman, Pierluigi Battista.

Tra i focalizzati vengono citati Jovanotti, Ligabue, Barbara D’Urso, Samantha Cristoforetti, Giorgio Chiellini, Gianluigi Buffon.

Nel cluster deli innovatori rientrano invece: Matteo Renzi, Beppe Grillo, Roberto Saviano, Marco Travaglio, Selvaggia Lucarelli, Nichi Vendola.

Infine nel claster dei conservatori sono collocati: Michelle Hunziker, Antonella Clerici, Ezio Greggio, Flavia Pennetta.

Più di un terzo dei personaggi dello spettacolo ha ottenuto alti valori di amabilità. Il 95% si colloca tra punteggi medi e alti, fra i pochi con valori bassi troviamo Maria De Filippi, Sabina Guzzanti e Luca Bizzarri, potrebbe essere per i tratti psicologici: fermezza nelle proprie idee, ma anche scarsa fiducia negli altri e poca propensione a collaborare. Risultano pochi gli introversi e riservati, come ad esempio Gene Gnocchi e Licia Colò.

Secondo la ricerca, inoltre, i personaggi divenuti famosi grazie alla loro attività sui social e nell’essere sempre immediati e variabili nel loro stile, potrebbero avere la tendenza a vivere emozioni negative, come rabbia, ansia, senso di colpa ed essere inclini agli sbalzi d’umore.

Invece aziende, enti pubblici e canali di comunicazione, tutti quegli account “impersonali” e che rappresentano un’immagine pubblica, presentano approcci comunicativi tendenzialmente sobri e uniformi e livelli minimi d’instabilità emotiva. Inoltre i loro profili sono altamente aperti alle nuove esperienze ed hanno coscienziosità e la propensione a pianificare e porsi obiettivi a lungo termine.

I politici sono ibridi in quanto presentano delle affinità con gli utenti impersonali e con la macro-categoria spettacolo e comunicazione: star di Twitter, personaggi dello spettacolo, esperti di comunicazione.

Musicisti e sportivi, infine, mostrano fiducia nel prossimo, orientamento ai risultati, amabilità e coscienziosità. Fra i rari punteggi bassi riguardo l’amabilità troviamo Giorgia, mentre all’evitare il cambiamento si colloca Anna Tatangelo. Si distingue anche Marcello Lippi, ex ct della nazionale di calcio italiano che dimostra scarsa amabilità, assertività, capacità di comunicare verità scomode, ma una bassa inclinazione al cambiamento.

Approfondimento

Twitter ha diffuso circa una settimana fa i dati relativi alll’ultimo trimestre del 2017 e per la prima volta dalla nascita dell’azienda di San Francisco diventa profittevole, ma la crescita degli utenti è pari a zero, restando sui 330 milioni di utenti complessivi mensili, come riportato da Franz Russo in questo articolo.

Infatti molti sostengono che questo social sia morto, ma ascoltando il podcast di “Vendere Valore” con l’intervista di Paolo Pugni all’esperto di Twitter Luca Rallo non si ci può che ricredere, contiene inoltre molti consigli su come utilizzarlo in modo ottimale.

Un’altra testimonianza sulla potenzialità di Twitter è di Roberto Gerosa in questo articolo su SocialDaily. Sono d’accordo che il social dei cinguettii offre la possibilità di essere sintetici e di andare dritti al punto, evitando giri di parole inutili per dire tutto senza dire nulla alla fine, l’ossimoro della risposta degli italiani. E con l’aumento dei caratteri da 140 a 280 non occorre essere così “tirchi” nell’uso delle parole ed è utile soprattutto per i live twitting durante gli eventi e per non “castrare” la lingua italiana o come ha scritto Roberto Gerosa “sintetizzare non significa devastare l’italiano con i perkè o i xò (sì ho visto anche questo segno tribale al posto del “però”)”.

E cliccando su questo link troverete i miei nove suggerimenti per utilizzare Twitter per la propria azienda o start up con successo più tool, case histories ed infografica riassuntiva.

Conclusioni

Questo studio effettuato nell’ambito del master in Big Data Analytics & Social Mining dell’Università di Pisa, apre alle analisi linguistiche dei tweet e più ingenerale dei social data, un’analisi più sofisticata non limitandosi solo alla sentiment analysis, individuando il sentiment positivo o negativo. Inoltre, Twitter è tutt’altro che morto ed è sempre più utilizzato anche per commentare i programmi televisivi e per le aziende ed i personaggi famosi può rivelrsi un’ottima leva di comunicazione e marketing.

 

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2 pensieri riguardo “Twitter e gli italiani: personalità ed interazioni

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