Le pmi e il welfare aziendale: Welfare Index Pmi

Le pmi e il welfare aziendale: Welfare Index Pmi

Il welfare aziendale indica le iniziative e le misure che un’azienda offre per supportare il benessere dei dipendenti e delle loro famiglie, che non sono più solo mero appannaggio dello Stato. Nel 2016 sono state introdotte anche in Italia agevolazioni fiscali. Se le pmi si fanno carico anche dei problemi dei suoi lavoratori e collaboratori come la vita scolastica dei loro figli, l’assistenza a genitori anziani, con asili nido o con un elenco di babysitter qualificati, e vanno loro incontro con la flessibilità oraria, il telelavoro o il part time per neomamme, il congedo retribuito per maternità e neopapà, ed offrono assistenza per le pratiche burocratiche, ma anche polizze sanitarie assicurative o attività di prevenzioni o studi medici specialistici associati o possibilità di attività extra come corsi di yoga, teatro o agevolazioni per corsi di lingua per stranieri, permette loro di poter lavorare in serenità e più motivati ed in un clima sano e aperto alla collaborazione.

Il Welfare Index Pmi è il primo indice che misura il livello di welfare aziendale delle piccole e medie imprese italiane. Annualmente viene effettuata una ricerca e stilato un rapporto sull’avanzamento del welfare aziendale nelle pmi italiane.

Il Rapporto 2018 “Welfare Index PMI”, promosso da Generali Italia con la partecipazione di Confindustria, Confagricoltura, Confartigianato Imprese e Confprofessioni, ha preso in considerazione 4.014 pmi ed è emerso che il welfare aziendale aumenta la soddisfazione ed il benessere dei lavoratori e del territorio e di conseguenza le performance delle aziende. L’ultimo rapporto è stato presentato a Roma, insieme alle migliori storie made in Italy del welfare aziendale, presso il Salone delle Fontane dell’Eur il 10 aprile scorso.

Welfare aziendale e crescita delle imprese: il Welfare Index Pmi

Il terzo rapporto sul Welfare Index Pmi prende in considerazione dodici aree del welfare aziendale: previdenza e sanità integrative, servizi di assistenza, polizze assicurative, conciliazione vita e lavoro, sostegno ai genitori, sostegno economico ai dipendenti, formazione per i dipendenti, sostegno all’istruzione di figli e familiari, cultura e tempo libero, sostegno ai soggetti deboli e integrazione sociale, sicurezza e prevenzione degli incidenti, welfare allargato alla comunità.

In tre anni sono raddoppiate le aziende “molto attive” nel welfare aziendale con almeno sei aree, passando dal 7,2% al 14,3%. Oltre il 41% è attivo in almeno quattro delle dodici aree di welfare aziendale. Il 63,5% delle aziende molto attive afferma che le azioni di welfare aumentano la propria produttività.

Per il 42,2% delle pmi intervistate, la formazione per i dipendenti, seguita da previdenza e sanità integrative rispettivamente per il 26% e 25, 5% e conciliazione vita- lavoro col sostegno ai genitori per il 20,4%, sono obiettivi primari nello sviluppo del welfare.

Le pmi e il welfare aziendale: Welfare Index Pmi

PMI & Welfare aziendale: priorità salute, conciliazione vita e lavoro, giovani, formazione e mobilità sociale

Un terzo delle imprese considerano una priorità investire nei prossimi anni in sanità e assistenza a beneficio dei dipendenti e dei loro familiari, contribuendo al welfare pubblico della salute anche perché con l’allungamento dell’età anagrafica, lo Stato italiano non riesce a far fronte alle necessità.

Il 59% delle pmi offrono ai dipendenti servizi e maggiore flessibilità per conciliare le esigenze della vita familiare con il lavoro, misure che sono raddoppiate nell’ultimo biennio passando dal 16,1% al 34,3%. Anche se lo smart working è ancora poco presente (4,9%) è probabile che si diffonda rapidamente, infatti secondo le stime dell’Osservatorio Smart Working del Politecnico di Milano il 50% di essi è pienamente soddisfatto di questa modalità.

La formazione professionale è offerta dal 36,6% delle aziende ed il 17% organizza anche convegni e giornate studio. Le imprese infatti aiutano le famiglie nell’istruzione dei figli, per raggiungere gli standand europei ed aumentarne il livello fino alla laurea e post laurea, e di erogare ai lavoratori, e soprattutto ai più giovani, la formazione necessaria a qualificarli per sostenerne la mobilità professionale.

Inoltre, il rimborso degli abbonamenti ai mezzi pubblici sono quasi raddoppiati negli ultimi due anni ed i buoni benzina sono offerti dal 5,7% delle aziende. Resta stabile al 3,5% la quota delle imprese che offrono garanzie su mutui o prestiti agevolati. Mentre il 14,8% delle pmi concede alloggi gratis o a prezzi agevolati (6,3%) e convezioni per acquisti di beni di consumo (6%).

Le pmi premiate: Welfare Champion

Nella classifica Welfare Champion sono state premiate quest’anno 38 pmi, a fronte delle 22 dello scorso anno, che presentano le 5W, il massimo del rating, impegnandosi in iniziative numerose e rilevanti in almeno otto delle dodici classi di welfare aziendale individuate da Generali Italia.

Mentre 4W indica Welfare Leader, aziende con discreta intensità, 3W Welfare Promoter che presentano più di un’iniziativa per are, 2W Welfare Supporter ad ampiezza media e 1W è la fase iniziale di welfare. Durante l’evento del 10 aprile, patrocinato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, sono state premiate le tre migliori aziende per ciascuno dei sei settori produttivi.

Per la categoria “Industria” sono stati premiati: Co.Mac Srl di Bonate Sotto per “Operazione Salva Tempo”,  B+B International Srl di Montebelluna per “Solo il bello della maternità con Fiocchi in B+B” ed il Colorificio San Marco Spa di Marcon per “Il welfare che funziona come l’home banking”.

Per la categoria “Agricoltura” sono stati premiati: Natura Iblea Srl di Ispica (RG), Azienda Agricola Fungar Snc di e Peverelli Srl di Fino Mornasco.

Per “Il commercio e i Servizi”, sono state premiati per le iniziative legate al territorio, all’impegno ad aggregare le comunità e a sostenere le imprese più deboli: Gruppo Società Gas Rimini Spa, Nep Srl di Pianiga e SAVE Spa di Tessera.

Per “L’Artigianato”, sono stati premiati i  progetti per la tutela della sicurezza e del benessere dei dipendenti come fattore di successo: Siropack Italia Srl di Cesenatico, Effebi arredamenti di Bellasio Pierino & C. Snc di Cantù e Equilibrio e Benessere Srl di Villa Poma.

Nella categoria “Studi e servizi professionali”, per l’impegno nella cultura e nella formazione e una flessibilità del dei dipendenti, sono stati premiati: Studio Sila Tommaso di Brescia, Gianni, Origoni, Grippo, Cappelli & Partners di Roma e Studio Aversano Piermassimo di Pistoia.

Per “Il terzo settore” sono stati premiati: Spazio Aperto Servizi Scs Onlus di Milano, La Dua Valadda Scs di Pinerolo e La Nuvola Scs Impresa Sociale Onlus di Orzinuovi.

Le quattro menzioni speciali di questa edizione targata 2018 vanno alle aziende: Terra Mia Scs Onlus di Torino per l’agricoltura sociale, Farco Group di Torbole Casaglia per  salute ed assistenza, Performance in Lighting Spa di Colognola ai Colli per l’asilo aziendale aperto al territorio e Agrimad Srl Società Agricola di San Demetrio Corone nel settore giovani, formazione, sostegno alla mobilità.

Inoltre è stato assegnato il Premio Speciale del Comitato Guida a Europea Microfusioni Aerospaziali Spa di Morra De Santis (AV), una fonderia di alta precisione, che ha creato una rete di imprese sul territorio per ridurre i costi e mettere a disposizione competenze tecniche e servizi.

Conclusioni

Il welfare aziendale è una leva strategica per aumentare motivazione e benessere dei dipendenti e lo spirito di squadra e di cooperazione, che fa crescere la produttività  dell’impresa, la sua reputazione, la fidelizzazione dei suoi workers, accrescendo anche il legame col territorio e favorendo lo sviluppo socio-economico: fattori competitivi importanti in un mercato sempre più globalizzato.

Il welfare può essere anche una leva attrattiva di nuovi talenti che possono apportare nuove idee e quel quid in più alle imprese, proprio grazie a quei benefit che offrono in surplus rispetto alle altre aziende presenti sul mercato.

La formazione è conoscenza e la conoscenza è potenza, come le alleanze sul territorio e con altre imprese, ma per la reale soddisfazione dei dipendenti, le aziende però devono intercettare e soddisfare i loro reali bisogni ed esigenze, offrendo beni e servizi adatti ai propri lavoratori e che non sono adeguatamente coperti dal welfare pubblico.

 

 

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2 pensieri riguardo “Le pmi e il welfare aziendale: Welfare Index Pmi

    1. A questa domanda non saprei risponderti, mi dispiace! Non so se si possono inviare candidature spontanee o le intercettano secondo i parametri che adottano. Prova a chiedere tramite il loro form di contatti. Comunque ogni azienda che ha partecipato all’indagine ha un’area riservata del sito dove può accedere e controllare il proprio Welfare Index PMI ed altre tabelle e mappe di posizionamento.

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