Università, ricerca, innovazione, business ed economia: spesso manca un ponte tra l’università ed il mondo del lavoro, ma il fil rouge che le unisce si chiama PNI. Il Premio Nazionale dell’Innovazione nato per valorizzare le start up hi-tech nate nell’ambito della ricerca universitaria con elevata propensione innovativa ed imprenditoriale è sbarcato a Napoli, non a caso nell’ex fabbrica di Cirio che rappresentava la parte industriale della città, come sosteneva il chimico, filosofo, economista Antoine Lavoisier: “Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma”.
Venerdì 1 dicembre presso il complesso Universitario Federico II di San Giovanni a Teduccio, e in live streaming sulla pagina Facebook di PNICube, si è svolta la finale della XV edizione del Premio Nazionale per l’Innovazione (PNI), “Connecting to the Future”.
Premio Nazionale dell’Innovazione 2017
Il Premio Nazionale dell’Innovazione istituito nel 2003 da PNICube, l’Associazione Italiana degli Incubatori Universitari che punta sul talento made in Italy, ed ha investito 600mila euro in denaro e un milione di euro in servizi, ha puntato i riflettori sulle 65 start up finaliste selezionate tra le 1.031 idee provenienti dalle 17 StartCup, business plan competition regionali che hanno coinvolto 46 tra università ed incubatori associati. Sono previsti quattro premi settoriali di 25mila euro distinti nelle categorie Life Sciences, Cleantech & Energy, Industrial, ICT e la premiazione del vincitore del PNI 2017.
Si inizia il 30 novembre, l’apertura del PNI 2017 è dedicata alle start up in rosa con un focus sulla capacità femminile di fare ricerca e start up. Le protagoniste del talk sono state tre ricercatrici napoletane per un kit per la diagnosi dell’infertilità genetica della coppia e di possibili malattie ereditarie (Kronos DNA), Massimiliana Carello che ha progettato un quadriciclo elettrico L7e per la mobilità urbana (BeonD). Ed ancora Elena Gaiffi che ha sviluppato un servizio informatico per tracciare la mappa delle soft skills di un candidato grazie alle sue esperienze con il videogioco (Laborplay), Carmela Lamacchia, che ha ideato un processo che elimina il glutine dalle farine, il “novel food” per i celiaci (New Gluten World).
A trionfare nella categoria “Industrial” e ad ottenere il premio dei premi conferiti dal main partner della quindicesima edizione del Premio Nazionale per l’Innovazione, Ferrovie dello Stato Italiane, è la start up siciliana Ocore, da un’idea di Daniele Cevola, Francesco Belvisi e Mariga Perlongo che rivoluziona il settore manifatturiero.
Ocore, ovvero Organic Core, grazie alla stampa 3D, alla tecnologia robotica e a materiali compositi polimerici, cioè un materiale plastico rinforzato con fibre di carbonio e vetro può realizzare strutture ad altissime prestazioni, più forti, più durevoli, ma anche più leggere, dalle tavole da surf a strutture di grandi yacht interamente costruite attraverso il primo robot di stampa 3D. La start up che permette di semplificare i processi produttivi, ridurre i costi di produzione e il time to market dei prodotti, ha debuttato proprio nel settore della nautica con la costruzione della prima imbarcazione stampata in 3D che parteciperà ad una competizione oceanica nel 2019.
FS Italiane sosterrà con un premio di 50mila euro Ocore, eletto miglior progetto di impresa della categoria Industrial e campione assoluto del PNI 2017.
Le altre premiazioni al PNI 2017
Il Premio Iren Cleantech & Energy dedicato al miglioramento della sostenibilità ambientale, è stata assegnato alla start up dell’Emilia Romagna, Bettery ha sviluppato e brevettato NESSOX (NEw Semi-Solid flow lithium OXygen battery), la batteria liquida più leggera che permette una ricarica immediata sostituendo il liquido interno come in un rifornimento di carburante.
Il Premio Clinic Center Life Sciences per il miglioramento della salute delle persone è stato assegnato alla start up calabrese RY Goldzip che ha ideato una crema coi principi attivi tratti dalle Cipolle Rosse di Tropea che permette di ridurre il tempo di cicatrizzazione delle ulcere, evitando l’applicazione di antibiotici o antinfiammatori.
Il Premio PwC Italia ICT dedicato alle tecnologie dell’informazione e dei nuovi media, è andato alla start up Ermes Cyber Security che grazie ad algoritmi brevettati basati su machine learning, big data e intelligenza artificiale, è capace di bloccare la perdita di informazioni causata dai “web tracker” e di assicurare una protezione totale di ogni singolo dispositivo. La start up piemontese si aggiudica anche il Premio speciale Boost Heroes ed avrà a disposizione un investimento azionario per un massimo di 50mila euro.
Il Premio Speciale UniCredit Start Lab è andato alla start up Addax Biosciences che intende commercializzare un innovativo fissativo istologico alternativo alla formalina utilizzato negli ospedali e riconosciuta recentemente cancerogena, e si aggiudica un percorso di mentoring, coaching, relationship managers e business meeting, ed ottiene la partecipazione alla Startup Academy.
Il Premio Speciale Innovation Award, attribuito dal Department for International Trade dell’Ambasciata Britannica, lo ha vinto vinto AquaSmart che monitora ed individua perdite nella rete idrica grazie ad algoritmi predittivi.
Il Premio Innovazione Health Care AIIC (Associazione Italiana Ingegneri Clinici) dedicato allo sviluppo di soluzioni per l’innovazione tecnologica nei servizi sanitari, è andato alla start up trentina Quick Custom Plastics (che propone un’alternativa al gesso ortopedico attraverso la stampa 3D), alla start up del Lazio Imagensys (che intende introdurre nel mercato una classe di nuovi strumenti scintigrafici che forniscono in tempi rapidi un imaging di alta qualità e precisione, per la localizzazione dei tumori, sia in diagnostica che in sala operatoria) alla start up piemontese Wound Viewer (che ha sviluppato un dispositivo medico in grado di leggere immagini di ulcere cutanee attraverso un algoritmo di intelligenza artificiale, e di creare cartelle cliniche digitali) e alla start up della Basilicata PD-Watch (Parkinson’s Disease Watch, per la diagnosi e la terapia del Parkinson).
Il Premio speciale SMAU, conferito alle idee di impresa destinate ad innovare il business è andato alla start up campana R-FACTORY che si occupa dello sviluppo, implementazione e commercializzazione di tag integrati per la tracciabilità e rintracciabilità di beni mobili, ed avrà la possibilità di accedere alle due tappe di Berlino e Londra del Roadshow Smau 2018.
La menzione speciale Social Innovation, per il miglior progetto di impresa in “Innovazione Sociale”, è andata alla start up veneta IF’s ICT for Families che si rivolge agli anziani con limitata autonomia, ottiene la partecipazione alla fase finale della Global Social Venture Competition, organizzata in collaborazione con Startup Initiative.
La menzione speciale Pari Opportunità per favorire l’imprenditorialità femminile, è andata a due start up del Lazio: HoMoLoG che intende produrre e commercializzare tessuti biologici, mini-tumori e mini-organi stampati in 3D utilizzando cellule umane ottenute da soggetti sani o affetti da patologie di interesse, e SIXXI Factory che realizza giochi che riproducono le grandi strutture dell’ingegneria made in Italy, scaricabili a basso costo e stampabili in 3D. Si aggiudicano rispettivamente il primo e secondo premio del valore di 10mila euro e di 6mila euro in servizi e di accedere ai corsi di formazione erogati dal MIP Politecnico di Milano Graduate School of Business attraverso la MIP Management Academy.
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