Ed è giunta la festa delle donne, anche se le mimose erano fiorite più a gennaio che adesso per la recente e forte nevicata. E a rompere gli schemi non ci pensa solo il clima, ma anche la storica azienda della bambola più venduta, copiata, desiderata e chiacchierata di tutti i tempi, Barbie, che lancia bambole ispirate a personaggi femminili della vita reale. BNL rende omaggio alla fotografia al femminile lanciando l’hashtag #gliscattidelledonne, Google dedica un doodle a matriosca alle donne e mette in evidenza le app e i giochi sviluppati da donne programmatrici e designer. Invece dal lato umanitario Terre des Hommes, da quasi 60 anni in prima linea per proteggere i bambini dalla violenza e dallo sfruttamento, lancia la campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi #Indifesa.
Le Barbie moderne: donne vere del presente e del passato che ispirano
In occasione della Giornata Internazionale della Donna 2018 Barbie ha lanciato nuove linee di bambole e l’hashtag #MoreRoleModels per presentare donne che possono essere d’ispirazione per le nuove generazioni di bambine e ragazze.
L’iconica fashion doll, il cui nome completo era Barbara Millicent Roberts, debuttò negli Usa proprio il 9 marzo del 1945 con un costume intero a strisce bianche e nere e capelli biondi raccolti in una coda. La Barbie nacque da un’idea di Ruth Handlersaw che si ispirò a Bild Lilli, un personaggio dei fumetti in voga in Germania e Svizzera negli anni Cinquanta.
Negli anni recenti le Barbie hanno abbandonato il corpo statuario, longilineo e perfetto e capelli biondi per diventare sempre più “normale” e non apparire modelli irraggiungibili, introducendo corporature e tonalità di pelle diverse, tagli ed acconciature differenti, curvy, minuta, con ricci afro, compreso Ken, lo storico fidanzato ormai non ha più la tartaruga scolpita, o quanto meno si ha libertà di scelta.
La Mattel, storico brand produttore delle Barbie, lancia a livello globale “Sheroes”, crasi delle parole inglesi “lei” e “eroina”.
Eccole schierate le donne d’ispirazione, modelli provenienti dalla vita reale: il capitano della squadra femminile della Juventus e della nazionale femminile italiana Sara Gama, la snowboarder statunitense Chloe Kim, l’ambientalista australiana e vincitrice del premio internazionale per il rispetto dell’ambiente Bindi Irwin, la campionessa di box inglese Nicola Adams, la golfista professionista in Messico Lorena Ochoa, la windsurfer di origini turche Çağla Kubat, la campionessa di pallavolo di origini cinesi Hui Ruoqi che ha vinto quattro medaglie d’oro alle Olimpiadi di Rio De Janeiro nel 1016.
Ed ancora la chef francese di fama mondiale Hélène Darroze con tre ristoranti e due stelle Michelin, la designer e imprenditrice immigrata iraniana in Germania Leyla Piedayesh (fondatrice del fashion brand Lala Berlin), l’imprenditrice e fashion designer in Spagna Vicky Martin Berrocal, la giornalista, presentatrice TV polacca Martyna Wojciechowska, l’attrice e filantropa in Cina Xiaotong Guan e la prima Ballerina in Cina Yuan Yuan Tan, la regista statunitense Patty Jenkins che ha diretto Wonder Woman uscito a giugno 2017.
Inoltre, ci sono anche le “bambole storiche” nella linea “Inspiring Women”, donne dalla spiccata personalità che col loro contributo hanno segnato la società e la storia. Non poteva mancare l’icona femminile e del femminismo, la pittrice messicana dallo stile inconfondibile e dall’immagine riconoscibilissima: ciglia folte e unite, fiori nei capelli, gonne ampie dai colori accesi, Frida Kahlo. Una donna forte ed indipendente con un’accesa resilienza, che nella sua vita supera immensi dolori e tanta solitudine e rinasce dalle proprie sconfitte e dalle esperienze più tragiche, è stata celebrata anche sul palco del sessantottesimo Festival di Sanremo dal gruppo musicale The Kolors col testo “Frida (mai, mai, mai)”.
Poi si ci può lasciare ispirare da Amelia Earhart, aviatrice statunitense che per prima attraversa l’Oceano Atlantico, sfidando le convenzioni dell’epoca e stabilendo nuovi record nell’aviazione, e dopo ottanta anni sul mistero della sua morte, sono stati riconosciuti i suoi resti.
E poi c’è Katherine Johnson, pioniera nelle scienze matematiche, che ha combattuto le barriere razziali e di genere, è il primo matematico dalla Nasa che ha calcolato la traiettoria del primo volo americano nello spazio.
La campagna social #MoreRoleModels
Il brand americano Mattel ha lanciato sui social l’hashtag #MoreRoleModels, chiedendo di contribuire a diffondere modelli femminili che possono ispirare le nuove generazioni.
BNL e Artribute: #gliscattidelledonne
BNL Gruppo BNP Paribas insieme alla piattaforma dedicata all’arte e alla cultura contemporanea Artribute, ha lanciato una campagna social su Instagram #gliscattidelledonne, insieme allo speciale in occasione della Giornata Internazionale della Donna sul mondo della fotografia femminile che comprende cinque saggi firmati da studiose d’arte e di fotografia: Silvia Berselli, Angela Madesani, Fabiola Naldi, Caterina Porcellini e Raffaella Perna.
Le donne possono contribuire postando su Instagram con l’hashtag #gliscattidelledonne menzionando @bnl_cultura. Le foto più interessanti saranno ricondivise sul profilo Instagram del brand bancario e raccolte sul sito di Artribute.
Il doodle di Google per la Giornata Internazionale della Donna e le altre iniziative
In occasione della Giornata Internazionale della Donna 2018, Google lancia un particolare doodle animato disponibile in quasi tutto il mondo, ad eccezione di pochi Paesi africani e asiatici, con dodici storie realizzate da artiste donne. Le storie animate sono: “La vittoria” di Ntsoaki di Karabo Poppy Moletsane, “La rinascita di mia zia” di Esteli’ Meza, “Passa il favore” di Tunlaya Dunn, “Novembre 1989” di Anna Haifisch, “Fiducia” di Philippa Rice, “L’incredibile” di Aarthi di Isur, “Sul tetto” di Kaveri Gopalakrishnan, “Amore” di Laerte, “Minuti” di Tillie Walden, “Età e fasi” di Chihiro Takeuchi , “La mia terra” di Saffa Khan e “La scatola” dell’illustratrice italiana Francesca Sanna. Ed anche Google invita a proporre la propria storia utilizzando l’hashtag #HerStoryOurStory.
Inoltre, nel suo Play Store, il negozio digitale targato Google da cui scaricare app, ha creato una sezione dedicata a quelle sviluppate da programmatrici e designer donne ed un’altra dedicata alle “Eroine invincibili” coi giochi che hanno protagoniste donne.
La campagna sociale e solidale #Indifesa di Terre des Hommes
Ogni giorno nel mondo bambine e ragazze sono costrette a matrimoni forzati, sono uccise appena nate, sono sfruttate, subiscono violenze, mutilazioni, stupri.
Ogni giorno in Italia più di 2 bambini subiscono abusi e violenze sessuali. Circa 120 milioni di ragazze con meno di vent’anni (una su dieci a livello globale) hanno subito “rapporti forzati o altri atti sessuali forzati”, per il dossier completo, clicca qui.
Il modo migliore per festeggiare la Giornata Internazionale della Donna è di elevare un grido unanime contro la violenza e le atrocità su bambine e ragazze e proteggere l’infanzia e l’adolescenza. Non restiamo indifferenti, schieriamoci uniti #indifesa e sosteniamo la campagna sociale e solidale di Terre des Hommes Italia.
Inoltre, Terre des Hommes lancia i risultati dell’indagine realizzata in collaborazione con ScuolaZoo nell’ambito dell’Osservatorio sulla Violenza e gli Stereotipi di Genere tra gli adolescenti italiani, effettuata su un campione di 1262 ragazze dai 13 ai 20 anni, rivela che la Generazione Z passa sempre più tempo sui social, ma la paura è in agguato.
I ragazzi trascorrono più di sei ore al giorno davanti a smartphone e altri device, sei ragazze adolescenti su dieci nel nostro Paese ammettono di trascorrere la maggior parte del proprio tempo libero online e sui social (il 21,3% dice di passarlo giocando con il cellulare e il 12% guardando video in rete). Ma quasi il 60% di esse si sente meno sicura proprio online.
Una ragazza su tre delle intervistate denuncia di aver subito atti di bullismo sulla propria pelle ed il 58,1% afferma di aver assistito ad atti di bullismo e cyberbullismo,
Conclusioni
Si dovrebbero accendere i riflettori sulle condizioni delle donne sempre e non solo l’otto marzo o il 25 novembre in occasione della Giornata contro la Violenza sulle donne, o nel momento in cui avviene qualche tragica scomparsa. Al mondo serve più rispetto, meno violenza e discriminazione, e dovremmo tutti salvaguardare i diritti di donne, bambini e di ogni essere umano, e permettere a tutti i bambini del mondo di crescere senza che appassiscano ancor prima di sbocciare.
Ogni piccola donna deve poter sviluppare la consapevolezza del proprio potenziale e capacità, poter scegliere la propria strada in modo autonomo, assecondando solo le proprie passioni, attitudini ed inclinazioni, per divenire ciò che vuole, indipendentemente dagli stereotipi di genere e dalle influenze della famiglia e di altre persone vicine. Libere di scegliere consapevolmente anche il percorso di studi nel famigerato settore STEM, acronimo inglese che sta per Science, Technology, Engineering and Mathematics, ambiti che di solito non appartengono alle donne, strascichi di una concezione millenaria alla radice del gap di genere che tiene lontano il mondo femminile dalle discipline scientifiche e tecnologiche e di riflesso dalle posizioni lavorative connesse.
Interessante in quest’ottica l’iniziativa social ed messaggio del brand Mattel che rende omaggio a diciassette personalità femminili di spicco, provenienti da diversi ambiti e che non si adeguano agli stereotipi e ai cliché, lottando per i propri sogni e vincere le proprie sfide, superando pregiudizi, barriere razziali ed i limiti propri e soprattutto quelli imposti dalla società.
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