Ormai non si può più fare a meno delle tecnologie, sono parte integrante delle nostre abitudini, cambiano il modo di pensare ed agire, e mutano profondamente le dinamiche comunicative. Banalmente pensiamo alla situazione in cui si rompe lo smartphone, siamo persi e tagliati fuori dal “mondo”, in un certo qual modo menomati, un digital detox forzato, nessun collegamento a internet, nessun aggiornamento di stato, nessuna chat, e la vita e la giornata senza interruzioni di trilli e vibrazioni cambiano radicalmente.
Ma se il digitale e la tecnologia hanno un cuore? E sono progettati proprio per migliorare la vita di molte persone, i livelli di invalidità e diminuire malattie croniche?
Parliamo di strumenti tecnologici dotati di sintesi vocale integrata per la lettura di giornali e libri, di comandare con la voce gli oggetti di casa connessi in rete per le persone con difficoltà motorie, di sposare una sedia a rotelle smart in base alle onde cerebrali, sono innovazioni pienamente fattibili e non scenari futuribili alla Blade Runner o alla Minority Report.
Nell’anno della Misericordia, nella capitale oggi e domani 30 settembre, presso il press point Roma per il Giubileo, si svolgerà “ Premio Cuore Digitale”, evento di Digital Social Innovation. A differenza della prima edizione è un hackathon inclusivo, ovvero una maratona informatica di 48 ore che coinvolgerà 36 partecipanti organizzati in 5 team oltre ad un gruppo di 5 non vedenti che saranno fuori gara e che faranno un corso di App. Start up, makers, sviluppatori, ricercatori e studenti si sfideranno a colpi di innovazione e creatività, per realizzare, con il supporto di Intel e Fondazione IBM, un prototipo digitale in grado di migliorare la qualità della vita delle persone con disabilità visive.
A giudicare le tecnologie sarà una giuria di qualità di cui fa parte Andrea Gombac, Director Customer Service & Corporate Social Responsibility di Ricoh Italia, partner dell’hackathon inclusivo .
Il team vincitore, oltre al Premio Cuore Digitale, riceverà un voucher in denaro devoluto dall’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti di Roma, ma anche uno spazio di coworking, presso Link Campus University, per ultimare il prototipo, ed ancora due giorni di formazione presso IBM, un kit hardware offerto da Intel ed infine prestigiosi riconoscimenti istituzionali.
Cuore Digitale è un’associazione no-profit che ha ricevuto la Medaglia di Rappresentanza del Presidente della Repubblica e un riconoscimento dalla Santa Sede, e che promuove una cultura digitale inclusiva e solidale, orientata al mondo sociale. Lo scorso anno, più precisamente l’11 settembre 2015, organizza in Campidoglio la prima edizione di “Premio Cuore Digitale” che nasce proprio con l’obiettivo di promuovere capillarmente tutte quelle innovazioni digitali che guardano al sociale, riunire innovatori, makers, sviluppatori e start up e premiare coloro che hanno realizzato la miglior tecnologia al servizio del sociale.
I vincitori della prima edizione del Premio Cuore Digitale sono: Google4LIS per la categoria cognitiva, Braincontrol per la categoria motoria e Dbglove per la categoria sensoriale.
Il Premio Cuore Digitale 2016 ha il patrocinio del Senato della Repubblica, di Roma Capitale, dell’Università di Tor Vergata e di Roma per il Giubileo. Tra i partner del Premio: Fondazione IBM, Intel, Google, Microsoft, Link Campus University, Ricoh, BCC Roma, Eurizon, Pegaso Università Telematica, Techsoup Italia, Fiaba Onlus, Fondazione Mondo Digitale, Elis, ItaliaCamp.
È possibile seguire il Premio Cuore Digitale attraverso i principali social: su Facebook, dove è in corso la diretta streaming, e su Twitter seguendo l’hashtag #CuoreDigitale, l’account ufficiale di @CuoreDigitale e la diretta su Periscope.